Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Radio uno informava la mattina di lunedì 29 ottobre che il governo israeliano aveva deciso di ridurre al 30% la fornitura di combustile destinato alla principale centrale elettrica della Striscia di Gaza in seguito al persistere quotidiano del lancio dalla Striscia di missili qassam sul territorio israeliano.
Normalmente, nel riferire un episodio, si dovrebbe cominciare dal principio e non dalla coda. Vale a dire che il continuo lancio di missili (azione) di Hamas su Israele provocava (reazione) la diminuzione da parte d’Israele della fornitura.
L’azione precede la reazione, e non viceversa. E’ una semplice questione di logica che diventa però politica nella maliziosa impropria successione dei fatti.
Non era certo fatto obbligo alla RAI di spiegare che un missile, anche di modesta produzione artigianale, è strumento di morte, e in più indiscriminata quando, come avviene con i qassam, non è indirizzato contro un bersaglio, ma a casaccio e dove arriva arriva.
Mentre la decurtazione del combustile produce sì dei danni, ma non condanna a morte nessuno, e costituisce semmai un avvertimento civile per indurre le orecchie tappate ad aprirsi.
Ma spiegare questo forse era troppo.
Peggio ha fatto "la Repubblica" che nello stesso giorno pubblica la stessa notizia titolando "Tel Aviv taglia luce e benzina destinate alla striscia di Gaza" e riferendo che "Tel Aviv ha ridotto da 300.000 a 213.000 litri al giorno il carburante fornito ai Territori palestinesi controllati da Hamas.
Se però Radio uno la spiegazione l’ha messo in coda, "la Repubblica" non l’ha proprio fatta conoscere. I missili non li ha mai visti, non ne ha mai sentito parlare.
Forse sarebbe stato poco fine farlo sapere al suo pubblico, che tuttavia, si sa, è raffinato, e il non detto, anche se insignificante, lo capisce a volo.