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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Giorgia Greco
Libri & Recensioni
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Bernice Eisenstein Una figlia dell’Olocausto 20/10/2007

Una figlia dell’Olocausto                          Bernice Eisenstein

Traduzione Alba Bariffi

Guanda                                                     Euro 17

 Che cosa la Shoah significhi per il popolo ebraico oggi, per chi è sopravvissuto allora e per chi è nato dopo, ce lo spiega molto bene una “grafic novel”, cioè un romanzo illustrato, di cui è autrice Bernice Eisenstein, Una figlia dell’Olocausto, come dice il titolo stesso.

Bernice è canadese perché quella terra promessa d’Oltreoceano fu il punto d’arrivo dei suoi genitori dopo i campi nazisti, in cerca di qualcosa che assomigliasse a una nuova vita. Bernice fa la disegnatrice, le illustrazioni del libro infatti sono sue e sono davvero molto belle. Con un tratto di penna, oltre che di matita, mai ingombrante e sempre intenso, lei ci racconta qui una storia personale come tante, tantissime altre, fatta di parole e soprattutto di silenzi intorno a quel passato.

Questo romanzo è in sostanza l’autobiografia di una donna, e con lei di tanti di noi, che nasce nel 1949 e che aveva “sempre creduto che se fossi riuscita a trovare il nocciolo del dolore dei miei, avrei potuto attribuire un posto al mio stesso lutto, per loro. Ma come avevo fatto a immaginare che tutto ciò che l’Olocausto aveva sterminato nella loro vita potesse essere sostituito, come se il mio bisogno di capire potesse in qualche modo compensare tanto dispiacere? Non riuscirò mai a conoscere la verità dell’esperienza dei miei genitori”.

Elena Loewenthal

Tuttolibri – La Stampa


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