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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera - Avvenire Rassegna Stampa
27.09.2007 Israele risponde ai lanci di razzi kassam
due cronache

Testata:Corriere della Sera - Avvenire
Autore: Valeria Mazza - la redazione
Titolo: «Gaza, offensiva israeliana contro i razzi Uccisi otto palestinesi, tre sono civili»
Da pagina 15 del CORRIERE della SERA, una breve cronaca, sostanzialmente corretta, sulla risposta militare israeliana ai lanci di razzi kassam da Gaza.

 GERUSALEMME — ( v. ma.) A poche ore dal tramonto l'esercito israeliano ha colpito Gaza. Un attacco di terra, poi un raid aereo. Almeno 8 i morti, 5 ritenuti miliziani, 3 civili. Una risposta al lancio di razzi Qassam, per cui Israele aveva la scorsa settimana definito Gaza «entità ostile». Alle 4 del pomeriggio tank e bulldozer (almeno 40, secondo gli abitanti) sono entrati nel nord della Striscia, a Beit Hanoun: la più vasta incursione israeliana da quando Hamas ha assunto il controllo di Gaza a giugno. Uccisi un miliziano e 3 civili, 25 feriti. Un'ora dopo un elicottero con un missile ha centrato una jeep a Gaza City. Uccisi i 4 palestinesi a bordo, identificati come miliziani dell'Esercito dell'Islam, responsabile del rapimento del reporter della Bbc Alan Johnston e del soldato israeliano Gilad Shalit. Poche ore prima dell'operazione, il ministro della Difesa Ehud Barak aveva annunciato: «Siamo vicini a condurre un'operazione di vasta scala a Gaza, che per molte ragioni, non è avvenuta nelle ultime settimane».

Sostanzialemente completa  anche l'informazione fornita dalla cronaca di AVVENIRE pubblicata a pagina 15.
 Ma non viene chiarito che sono state le fonti palestinesi ad affermare che nell'eliminazione mirata sono stati feriti tre passanti e nell'incursione di terra sono morti tre famigliari di un "miliziano". Inoltre si insiste sulla natura "artigianale" dei kassam e sul confronto tra il bilancio dell'ultimo lancio di kassam e l'azione israeliana: ma quest'ultima non è la risposta solo ai dodici kassam più recenti, ma al continuo bombardamento che rende Sderot insicura, nel tentativo di trasformarla in una città fantasma, e che ha purtroppo già causato delle vittime.
Ecco il testo:

Dodici razzi artigianali Qassam lanciati in rapida successione dal nord della Striscia di Gaza sono caduti sul territorio dello Stato ebraico: nessuna vittima. Israele ha reagito con una doppia e massiccia incursione, aerea e via terra: nove morti.
Il ministro della Difesa israeliano Ehud Barak non ha più dubbi: «Ci stiamo avvicinando - ha detto - al momento in cui si renderà necessaria una vasta operazione» nella Striscia di Gaza. La «vasta operazione» cui allude il ministro sembra destinata a slittare a dopo la Conferenza di pace attesa per metà novembre negli Stati Uniti. Intanto, però, le forze armate israeliane non restano a guardare. Mentre decine di carri armati e bulldozer appoggiati da elicotteri da attacco Apache entravano poco dopo il tramonto nel campo profughi di Beit Hanun, la città più popolosa nel nord della Striscia, bloccando tutte le strade di accesso, elicotteri da combattimento hanno centrato con due razzi un grosso fuoristrada che viaggiava nell'immediata periferia della città di Gaza, uccidendo i 5 miliziani che si trovavano a bordo ma ferendo anche tre passanti.
Secondo fonti informate, obiettivo di quella che appare come una vera e propria esecuzione mirata era il commando che si preparava a sferrare un nuovo attacco con razzi Qassam: cinque uomini appartenenti all'Esercito dell'islam, fazione minore che fiancheggia Hamas e che ha preso parte al sequestro del caporale israeliano Gilad Shalit e al rapimento del giornalista della Bbc Alan Johnston.
Testimoni oculari hanno detto che almeno 40 mezzi corazzati hanno invece condotto l'incursione a Beit Hanun. Qui una cannonata sparata da un carro armato ha centrato un'abitazione palestinese, uccidendo un miliziano e altri tre membri della sua famiglia, riuniti a quell'ora per la cena del Ramadan, il mese del digiuno islamico.
Barak ieri ha ammesso «con profondo dolore» che finora non ha avuto l'esito sperato l'insieme di operazioni condotte dalle forze armate israeliane, dai servizi segreti e dall'aviazione per mettere fine ai lanci di razzi da Gaza. «La decisione di una vasta operazione si avvicina», ha aggiunto. Ma ha anche prontamente elencato una serie di gravi condizionamenti (l'entità delle forze che essa richiederebbe, la durata della permanenza a Gaza, la pericolosità di una operazione militare in zone densamente popolate) che obbligano i vertici militari a mantenere la massima cautela, anche in considerazione delle ricadute politiche che una sia pur parziale occupazione militare della Striscia provocherebbe sul già fragile dialogo in corso fra gli israeliani e i palestinesi moderati dell'Autorità nazionale palestinese.
In questa fase, dunque, Israele preferisce ricorrere a un insieme di misure militari di carattere locale e provvedimenti politici, come l'isolamento sempre più stretto della Striscia di Gaza, definita nei giorni scorsi «entità nemica».
Da ieri sera, intanto, tutti gli accessi alla Cisgiordania sono stati chiusi, «decisione imposta da ragioni di sicurezza - afferma l'esercito - per la ricorrenza della festa ebraica del Sukkot».

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