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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
02.09.2007 Una piccola, graziosa modifica
trasforma la "lobby ebraica" in "lobby israeliana"

Testata: Corriere della Sera
Data: 02 settembre 2007
Pagina: 35
Autore: Pierluigi Battista
Titolo: «E la «lobby ebraica» diventò «israeliana»»
Mondadori pubblicherà a  settembre il  libro John Mearsheimer e Stephen Walt contro la "lobby israeliana" negli Stati Uniti.
Dal CORRIERE  della SERA del 2 settembre 2007, il commento di Pierluigi Battista:


Una piccola, graziosa modifica e il gioco è fatto. Si toglie «ebraica», sostituendola con «Israel». Si lascia «lobby», ed ecco la «Israel lobby», il titolo (ripreso pari pari da quello inglese) del libro di John Mearsheimer e Stephen Walt che dalla fine di settembre verrà pubblicato da Mondadori e che già negli Stati Uniti, riferisce Christian Rocca sul «Foglio», è stato salutato dal capo dei simpaticoni del Ku Klux Klan, David Duke, come «il testo della nuova Dichiarazione d'indipendenza americana».
Una piccola modifica lascia la «lobby ebraica» alle rozzezze (poi rettificate) di don Gelmini. «Israel Lobby» è più fine, più salottiera, meno infrequentabile. Ipotizza una grande manipolazione israeliana, mica ebraica. Una cospirazione dove i padroni della politica mondiale (e dei media, e della finanza) sono israeliani, mica ebrei.
La prossima sarà la volta dei «Protocolli dei savi anziani di Tel Aviv», nemmeno di Gerusalemme, per non dar ragione agli israeliani. Israeliani, non ebrei, per carità. Quale grande casa editrice italiana se ne approprierà?

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