Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Io credo che per risolvere il problema palestinese ,ammesso che lo si voglia risolvere bisogna partire da un progetto pilota che preveda la costruzione di una moderna città,a metà fra il confine fra i territori della striscia di Gaza e lo stato d'Israèle. In questo modo i palestinesi potrebbero lavorare e vivere dignitosamente. Si potrebbero reperire i fondi attraverso una campagna d'informazione internazionale,es. : un euro per la pace. Lo scopo di questa città dovrebbe essere oltre a quello di eliminare un confine tragico quello di favorire la coesione fra i popoli.Una città nuova modello villaggio globale dove studiare e favorire l'integrazione fra i popoli del mondo intero su basi nuove studiate sulle vecchie ormai obsolete ed efficaci solo nel produrre guerre. Innovazione numero 1 un solo Dio una sola religione,2 studiare e realizzare un modello economico di coesione pacifica che vada a contrapporsi al capitalismo,3 in questo tipo di società devono poter coesistere pacificamente tutte le esigenze umane,per cui non dovranno esistere ricchi e poveri ma persone che svolgono dei compiti utili alla società senza sentirsi dei frustrati. E' un progetto ambizioso,ma sempre meglio della guerra.Detta così pare pura e semplice utopia,ma siccome dei palestinesi non importa niente a nessuno, tanto vale provare.Il problema più grande è proprio quello religioso,le guerre di religione sono le più sanguinose,però Dio è uno e penso che non faccia tanta differenza per Lui se tutti cominciano a pregarlo nella stessa maniera su basi e simboli nuovi.Partendo da questa semplice esposizione niente affatto cervellotica,e dato che i soldi li metterebbero tutti gli abitanti del mondo,non vedo perchè non si possa fare. Per lo stesso motivo tale progetto verrebbe posto tramite i massmedia sotto gli occhi del mondo intero ciò favorirebbe la discussione della fattibilità con l'impegno delle migliori risorse umane soprattutto a livello di teste pensanti.Che dire almeno provare a parlarne. un lettore
Risposta: Le ricordiamo chei terroristi attraversano i confini tra territori e Israele per compiere attentati. il suo progetto, non sembra tener conto in nessun modo di questo fatto