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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Ansa - La Repubblica Rassegna Stampa
11.08.2007 L'attentatore diventa la vittima
cronache scorrette di una sparatoria a Gerusalemme

Testata:Ansa - La Repubblica
Autore: la redazione
Titolo: «SPARI A GERUSALEMME, UN MORTO E FERITI - Sparatoria muore palestinese nella città vecchia»

Un lancio ANSA dell'11 agosto 2007:

GERUSALEMME - Un violento conflitto a fuoco é avvenuto questa mattina all'interno della Città Vecchia di Gerusalemme quando un palestinese ha tentato di disarmare un agente della sicurezza israeliana. Secondo fonti non confermate, almeno 10 persone sono rimaste ferite e il palestinese che aveva iniziato l'attacco è rimasto ucciso.

Fonti sanitarie hanno detto all'ANSA che almeno otto persone stanno per raggiungere l'ospedale di Gerusalemme a bordo di ambulanze, ma soltanto una sarebbe ferita in modo molto grave. Secondo le stesse fonti si tratterebbe di passanti, raggiunti accidentalmente dai colpi esplosi durante la sparatoria. L'incidente è accaduto davanti all'ingresso dell'associazione ultranazionalista religiosa ebraica "Ateret Kohanim", che sorge nel cuore della parte orientale di Gerusalemme. Le guardie che hanno aperto il fuoco, una delle quali era stata appena disarmata dal palestinese, erano in servizio davanti a questa associazione.

ELEVATO STATO DI ALLERTA - E' stato elevato lo stato di allerta a Gerusalemme, dopo l'incidente accaduto questa mattina all'interno della città vecchia. Lo riferiscono fonti della polizia. Nell'incidente, accaduto nel venerdì di preghiera, un palestinese che aveva tentato di disarmare una delle guardie a difesa dell'associazione ultranazionalista ebraica "Ateret Kohanim" è stato ucciso, mentre almeno otto passanti sono rimasti feriti accidentalmente (cinque sono stati ricoverati ma solo uno appare in condizioni più gravi).

 Questa è la versione del Jerusalem Post:

A security guard shot and killed an Arab
attacker in the Old City of Jerusalem on Friday after the man shot and moderately wounded another security guard, police said.

Ten bystanders were lightly to moderately wounded in the shootout - apparently from the guard's gunfire - including six Jews, two Armenians and two Muslims.

Police and rescue officials were on the scene, and a police source told Israel Radio that the "situation was under control."

The late-morning incident occurred near the Latin
Patriarchate by the Jaffa Gate, when the assailant grabbed the guard's gun and shot him twice in the chest, Jerusalem Police spokesman Shmuel Ben-Ruby said. The second guard killed the man as he tried to flee the scene.

The victims of the attack were rushed by Magen David Adom paramedics to three Jerusalem hospitals.

The assailant, roughly 20 years old, did not carry any documents identifying him, police said.

Jerusalem Mayor Uri Lupolianski condemned the attack, saying that the city would not capitulate to attempts to undermine its security.

Immediately following the attack, an eyewitness told Israel Radio that the security guards had continued shooting the assailant even after he had already been killed.

"They continued to shoot [the attacker] after he was on the ground," the witness said.

However, after examining footage from CCTV tapes, police have determined that the security guard acted appropriately.

"[This was] an excellent reaction by the guard. The execution and the professional reaction was exemplary," Police Insp.-Gen. David Cohen said. "The security system in Jerusalem has once again proven that its deployment is fitting and on a high professional level."

The security guards are employees of the Ateret Kohanim Yeshiva.

Da notare come nella versione ANSA è sparito il fatto che l'aggressore è stato ucciso dopo aver sparato per due volte al torace del poliziotto israeliano. Oppure all'agenzia hanno fonti (presumibilmente palestinesi) che hanno sottaciuto il fatto?

lLa notizia viene riportata scorrettamente anche da La REPUBBLICA  dell'11 agosto a pagina 25.  Il titolo, completamente fuorviante è
:"Sparatoria muore palestinese nella città vecchia"

GERUSALEMME - Un palestinese è morto ieri nella città vecchia di Gerusalemme, dopo avere innescato una sparatoria per aver sottratto una pistola a una guardia dell´edificio che ospita la sede dell´associazione ultranazionalista ebraica Alteret Kahnim. Con l´arma il 18enne ha ferito alla spalla l´agente e provocato l´intervento di un altro addetto alla sicurezza che l´ha colpito, uccidendolo. La sparatoria è avvenuta nei pressi di un affollato mercato vicino alla Basilica del Santo Sepolcro e ha così coinvolto una decina di passanti. È la prima volta che una persona perde la vita a Gerusalemme Est a causa del conflitto israelo-palestinese dalla morte dell´italiano Angelo Frammartino, ucciso da un palestinese che l´aveva scambiato per un israeliano esattamente un anno fa.

La notizia, evidentemente, non è che "un palestinese è morto dopo aver innescato una sparatoria", ma che un terrorista è stato ucciso dopo aver sparato a una guardia ferendola.
Le scelte lessicali di REPUBBLICA  non sono certamente improntate alla ricerca dell'oggettività, ma,  al contrario, alla distorsione della realtà attraverso eufemismi, giri di frase, omissioni. Chi sottrae una pistola e spara "innesca una sparatoria" ed è "un palestinese", "il 18enne" (anche se non aveva con sè documenti e non è stato identificato, per cui si è potuto solo dire che aveva circa 20 anni) e "una persona", non l'aggressore.
Gli israeliani aggrediti, invece, non sono identificati in modo generico, ma vengono qualificati come "guardie", "agenti", "addetti alla sicurezza".
L'obiettivo ultimo dell'attentato (un collegio rabbinico) è qualificato negativamente come "ultranazionalista".

Infine, si deve precisare che Frammartino era stato scambiato per un ebreo, non per un israeliano.

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rubrica.lettere@repubblica.it

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