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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica Rassegna Stampa
01.08.2007 Il lupo siriano si traveste da agnello
e qualcuno vuole credergli

Testata: La Repubblica
Data: 01 agosto 2007
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: «M.O.: SIRIA CONTRO ARMI USA PER IL GOLFO, E' PERICOLOSO»
Dal sito di REPUBBLICA , la notizia delle proteste siriane per il piano americano di forniture d'armi agli alleati mediorentali.
Che il lupo siriano si travesta da agnello è comprensibile. Che le sue ipocrite lamentele vengano riportate dai mezzi di informazione senza ricordare il ruolo di Damasco nella destabilizzazione dell'area (con  il sostegno a Hezbollah e ad Hamas, gli omicidi politici in Libano, la destabilizzazione dell'Iraq, l'alleanza con l'Iran) , lo è molto meno.

Ecco il testo:


Damasco condanna il piano americano di fornire armamenti ai Paesi moderati del Golfo. "E' pericoloso", ha affermato il ministro degli Esteri siriano Walid Muallem."Chi cerca di creare la pace non puo' cominciare con un'iniziativa legata armi e pericolosa per la regione", ha criticato Muallem. I commenti del ministro sono arrivati a poche ore dall'inizio della missione mediorientale del segretario di Stato Usa, Condoleezza Rice, del ministro della Difesa, Robert Gates. Ieri, la Rice aveva annunciato che gli Stati Uniti hanno in programma una serie di accordi militari con Israele, Egitto, Arabia saudita e altri Stati del Golfo per sostenere gli alleati minacciati dal al Qaeda, Iran e Siria. I piani di Washington sono calcolati sul lungo periodo e prevedono per i prossimi dieci anni 13 miliardi di dollari a Egitto, altri 30 miliardi a Israele, e 20 miliardi all'Arabia saudita.

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