Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Come se la guerra, in Israele, non ci fosse stata disinformare con le immagini
Testata: La Repubblica Data: 09 luglio 2007 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Guerra Libano, un anno dopo: le foto a confronto»
Nella homepage dell'edizione online della REPUBBLICA è possibile trovare un titolo ("Guerra Libano, un anno dopo: le foto a confronto") che rimanda a una raccolta di foto che pone a confronto gli stessi luoghi interessati dalla guerra a distanza di un anno.
Ebbene, tutte le foto che mostrano come questi luoghi colpiti e parzialmente distrutti siano stati ricostruiti negli utlimi dodici mesi provengono da località libanesi! Non una foto che ricordi gli ingenti danni e le sofferenze della popolazione civile in Israele. Come se Hezbollah non avesse portato la guerra nel cuore di Israele.
Di seguito, le foto con le didascalie di REPUBBLICA on-line
Libano, a un anno dalla guerra le foto a confronto
Il Libano a un anno dalla guerra tra i guerriglieri Hzbollah e le forze israeliane. Nella foto, un'immagine della città di Bint Jbeil: com'era un anno fa e come è oggi
Libano, il villaggio di Marun Al-Ras. Lo scorso anno, la zona fu invasa dai carri armati israeliani.
Il villaggio di Dibbin, al confine con Israele.
L'aeroporto di Beirut. Adesso gran parte delle strutture sono state ricostruite.
Ancora Bin Jbeil. Il centro del villaggio, completamente devastato dalla guerra, è stato riportato in una situazione di normalità.
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