Segnaliamo l'articolo presente sul numero del 14/06/2007di Leggo, che è informa correttamente
Libano. Bomba a Beirut, deputato ucciso. Gaza. Ancora scontri, 25 morti.
Medio Oriente, guerra totale di Giorgio Ursicino
Polveriera mediorientale. Nella Striscia di Gaza la situazione non migliora affatto, ma ieri l'atmosfera è tornata incandescente anche in Libano dove ci sono i nostri militari della forza internazionale di pace. A Beirtut un'autobomba ha stroncato la vita del deputato Walid Ido che fa parte del movimento Al Mustaqbal guidato da Saad Hariri, il figlio dell'ex premier assassinato due anni fa. Ido è saltato in aria come Rafik Hariri, con lui hanno perso la vita il figlio maggiore Khaled, due guardie del corpo ed almeno due passanti. Anche questa volta dietro l'attentato potrebbe esserci la mano siriana che nell'ultimo periodo ha perso la sua influenza diretta sul paese dei cedri. Ad Accusare Damasco anche la coalizione "14 marzo" di cui fa parte l'attuale premier Siniora.
A Gaza, invece, la guerra civile è ormai realtà. Anzi, la Palestina che deve ancora nascere si è già divisa in due. I miliziani di Hamas, infatti, hanno ormai preso il totale controllo della parte Nord e Sud della Striscia uccidendo senza pietà i rivali di Al Fatah fedeli all'Anp guidata da Abu Mazen. Solo pochi palazzi sono ancora sotto il controllo dei governativi e già si prospeta una divisione degli eredi di Arafat: Hamas avrà il controllo della Striscia di Gaza, Al Fatah manterrà quello della Cisgiordania. Ieri ancora scontro molto violenti, le fonti ufficiali parlano di 25 morti, ma sono sicuramente di più.
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