Mentre City del 12 giugno 2007 a pag. 12 riporta in due piccolissimi trafiletti le notizie delle guerre fratricide in Libano e a Gaza, Metro sceglie il silenzio totale, mentre Epolis preferisce appoggiare, attraverso la rubrica di stampa dall'estero, la campagna di boicottaggio verso Israele intentata dai docenti britannici, adducendo la scusa che nel 2006 sono morti meno israeliani (26) che palestinesi (650). Senza minimamente accennare che tra questi ultimi ben 616, come riporta City, sono dovuti appunto a scontri interni. Per non parlare dei molti palestinesi che sono morti a causa di "incidenti sul lavoro", mentre preparavano bombe ed armi destinate ai civili israeliani.
Ecco i trafiletti di City:
"Libano, in 24 ore almeno 17 morti"
E' di almeno 17 morti il bilancio delle ultime 24 ore di scontri tra le truppe libanesi e i militanti del gruppo estremista islamico Fatah al-Islam, asserragliati dal 20 maggio nel campoprofughi di Nahr al-Bared, in Libano. In 21 giorni di battaglia i morti son stati 123, di cui 15 civili. (Ap)
Gaza, è guerra tra Hamas e Fatah
Cinque miliziani sono morti in un nuovo week end di guerra tra i partiti palestinesi di Hamas e Fatah a Gaza, che rompe la tregua del 19 maggio. Un capitano delle milizie di Fatah è stato lanciato da un palazzo di 15 piani. Dal 2006 i morti in scontri tra palestinesi sono stati 616
CITY del 13 giugno chiude l'articolo sulla guerra civile a Gaza con la propaganda che accusa per il caos palestinese il blocco dei finanziamenti al governo Hamas, proprio la forza fondamentalista che sta cercando di conquistare il potere nella Striscia
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