Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
L'attentato a Kisufim e un particolare che la stampa italiana non riferisce 09/06/2007
10/06/2007
Cari Amici, Domani verra' data notizia dai media italiani che Soldati Israeliani hanno ucciso un palestinese. Chiaramente non saranno forniti i particolari del fatto lasciando in sospeso il sospetto quasi certezza che un povero disgraziato sia stato ammazzato a sangue freddo da una banda di assassini.
Vi racconto come sono andate le cose veramente. Alle ore 13.30 di oggi 09/06/2007, 12.30 in Italia, 4 terroristi della Jiad Islamica su di una Jeep bianca con le insegne della TV stampa internazionale, dopo aver sfondato la rete di confine si sono avvicinati ad un fortino di confine a Kisufim fra Israele e la striscia di Gaza, con l'intenzione di uccidere quanti piu' militari israeliani possibile e magari rapirne qualcuno per avere nuova carne da scambio. I militari hanno risposto al fuoco uccidendo uno dei quattro terroristi e mettendone tre in fuga.
Sono pronto a scommettere che i media europei si guarderanno bene dal chiarire il fatto che per avvicinarsi al fortino israeliano, i terroristi hanno usato un mezzo con le insegne PRESS, quelle che usano i giornalisti in zona di guerra. Si guarderanno bene ad alzare la voce contro chi operando fuori dalle convenzioni di Ginevra mette in ulteriore pericolo il loro lavoro e, in compenso, quella stessa voce urlera' al cielo nel momento in cui, Dio non voglia, qualche soldato Israeliano sentendosi in pericolo possa aprire il fuoco ignorando le stesse insegne PRESS che come abbiamo visto sono usate come scudi. Non spiegheranno, i signori della stampa, che chi li sta mettendo in pericolo sono gli stessi MILIZIANI che loro tanto difendo chiudendo sistematicamente gli occhi su tutto quello che fanno e riportando spesso i fatti in una maniera che nulla ha a che fare con la verita'.