Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
I terroristi non esistono al loro posto ci sono "sequestratori", "estremisti islamici", "rapitori" e "miliziani"
Testata:Corriere della Sera - Ansa - Agi - Adnkronos Autore: la redazione Titolo: «Notizie dal Medio Oriente»
Non si ferma la completa censura della parola “terrorismo” da parte dei nostri giornalisti. Dai siti internet delle maggiori agenzie stampa e dei maggiori quotidiani italiani non leggiamo mai questa parola, anche quando, come in questo caso, ci ritroviamo di fronte a terroristi che sequestrano e minacciano i governi democratici. La notizia è quella del video del reporter inglese sequestrato a Gaza. Sono svariate le parole che i vari testi di articoli utilizzano per evitare quella più importante, “terroristi”, che descriverebbe certo meglio queste persone: sequestratori, estremisti islamici, gruppo estremistico, rapitori e miliziani. Il sito internet che diffonde messaggi dei terroristi diventa: sito islamista, web-site islamista e sito filo-integralista. I terroristi che il governo inglese dovrebbe scarcerare diventano: islamici, religiosi fondamentalisti, predicatori ed esponenti religiosi islamici.
Parole “soft” tutte concentrate a sdrammatizzare l’affare. Così come i vari titoli delle agenzie, impegnati nel dimostrare che il rapito “sta bene”. Forse anche da come i media europei trattano questioni del genere potremo capire il perché oggi i docenti inglesi sono tutti impegnati a boicottare l’unica democrazia mediorientale (Israele) piuttosto che liberare un loro compatriota.