Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Sholem Aleykhem Storie di uomini e animali 22/05/2007
Storie di uomini e animaliSholem Aleykhem
Traduzine di A.L. Callow, F. Bezza, H. Burstin
AdelphiEuro 9,00
Di Sholem Aleykhem, scrittore ucraino ed ebreo, nato nel 1859 e morto a New York nel 1916, l’Adelphi sta a poco a poco ripresentando l’intera opera, pressoché ignota ai lettori italiani. E ora arrivano in libreria queste “Storie di uomini e di animali”, cinque racconti ironici e amarissimi che ruotano attorno al tema del sacrificio. A leggere oggi La coppia vengono i brividi: due individui, all’inizio non meglio precisati, vengono fatti prigionieri e poi passati da un carcere a un altro, da un aguzzino a un altro, fino a finire sgozzati senza pietà. Non si tratta di ostaggi di guerra, non siamo in Iraq o in Afghanistan, i due, ma lo scopriamo solo nell’ultima pagina, sono una povera coppia di tacchini, innamorati della vita, innamorati l’uno dell’altro, e sperano ardentemente che tutto si risolva per il meglio, che i loro persecutori, intenti a organizzare una cena pasquale, non siano così feroci da immolare al loro dio due vite innocenti.
Molto bello è anche il racconto Pensieri di un bambino stupido, che rimanda all’infanzia di ogni lettore, quando sembrava impossibile che gli adulti fossero indifferenti al dolore degli animali. Qui è una carpa a finire sbudellata, nonostante le proteste del bambino, che ricorda bene ciò che gli ha insegnato il suo maestro: “Non dice forse il rebe che tutte le creature sono care al Signore, che dobbiamo avere pietà per ogni essere vivente?
Ma la madre del bimbo sorride di fronte a quella compassione, a quegli insegnamenti per lei puerili, e nessuno accetta il paragone tra la carpa sbudellata e una bambina uccisa anni prima durante un pogrom. E’ un libro lieve e profondo come una piccola preghiera alla vita, che punta il dito contro i riti religiosi che ciecamente versano il sangue delle povere bestie, che non ascoltano quel grido di dolore.
Anche gli animali, dice Aleykhem, sono creature di Dio, esattamente come noi,anche loro temono il coltello fanatico e la morte.