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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Rassegna Stampa
18.05.2007 Capovolgere la realtà del conflitto mediorentale
sull'edizione on line del quotidiano è la regola

Testata:
Autore: la redazione
Titolo: «Gaza, nuovi raid israeliani: cinque morti e sei feriti»

Tutta l’immorale disinformazione de l’Unità.it in un articolo. I razzi palestinesi sono “artigianali”, fanno solo “danni materiali” (e i feriti???), mentre Israele esercita una bruta violenza che non ha come bersaglio i terroristi di Hamas ma i “palestinesi”. Un continuo capovolgimento della dinamica dei fatti e dei ruoli delle parti. “E’ il secondo giorno di guerra” si legge, a suggerire che la guerra inizia quando Israele agisce, dimenticando (volutamente) che la guerra contro Sderot va avanti da mesi e mesi. Nell’articolo, poi, si accenna a una scuola colpita da Israele e al ferimento di un alunno. A dire il vero è l’esatto contrario: un razzo Qassam è caduto nei giorni scorsi su una scuola di Sderot e ferito un adolescente. Ancora, nell’articolo si parla di “colonie” israeliane a Gaza senza specificare che queste non esistono più; si parla della “morte che non arriva solo dal cielo” quando, invece, le vittime tra i terroristi sono state causate unicamente d a interventi delll’aviazione. Insomma, giorno dopo giorno la redazione de l’Unità.it dimostra tutto il suo odio per Israele e una spudorata malafede. Chi ssà cosa ne pensa Furio Colombo.

 

Almeno cinque palestinesi sono morti e altri sei sono rimasti feriti nella notte da nuovi raid aerei israeliani su Gaza. I razzi di rappresaglia israeliana hanno colpito il quartiere di Zeitoun nella parte orientale della città. Secondo testimoni i morti appartenevano al partito di Hamas. E un portavoce dell'esercito di Tel Aviv, ha confermato "sei attacchi aerei a nord e nella zona centrale della Striscia di Gaza contro infrastrutture di Hamas", senza fornire ulteriori dettagli.

 

E' il secondo giorno di guerra dopo che giovedì scorso, l'esercito di Tel Aviv, bombardando il territorio palestinese, aveva colpito a morte dieci persone, ne aveva ferito oltre quaranta, nonché centrato una scuola ferendo un alunno. Una ritorsione militare scattata dopo il lancio dei razzi artigianali verso Sderot. E anche, venerdì, i lanci di razzi dal nord della striscia di Gaza verso la città israeliana di Sderot e gli insediamenti agricoli vicini, proseguono senza sosta. Finora si ha notizia di sette razzi esplosi nella zona, che non hanno tuttavia, provocato vittime, ma soltanto danni materiali.

 

Ma la morte non arriva soltanto dal cielo. I carri armati israeliani sono entrati nella Striscia di Gaza, posizionandosi a ovest di Sderot, e nei pressi delle colonie di Nisanit e di Elei, mentre batterie d'artiglieria sono state schierate lungo il confine. E la popolazione palestinese di Gaza non stremata, soltanto dalle bombe della stella di Daivid. Quattro giorni di sanguinosi scontri, al limite della guerra civile, tra miliziani di Hamas e di Al Fatah in aggiunta a condizioni umane al di sotto della soglia di povertà, rendono la situazione ancora più tragica. Tanto che Ahnmed Yusef, consigliere politico del premier Ismail Haniyeh, ha chiesto l' arrivo di una forza di interposizione araba.

 

Quella di giovedì è stata una giornata di particolare tensione per il presidente palestinese Abu Mazen e per il premier israeliano Ehud Olmert. Il primo, secondo la stampa israeliana, è sfuggito ad un tentativo di attentato da parte di Hamas. Il secondo si è trovato a breve distanza dalla esplosione di un razzo Qassam.

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lettere@unita.it

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