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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Rassegna Stampa
14.05.2007 Niente terrorismo, niente checkpoint
una verità semplice, dimenticata dalla Banca mondiale e dall'informazione

Testata:
Autore: Paolo Maccioni
Titolo: «Israele, un freno per la Palestina»
A pagina 8 di EPOLIS dell'11 maggio 2007 la solita rassegna stampa del mondo a cura di Paolo Maccioni apre col titolo: "Israele, un freno per la Palestina"
 
Secondo il rapporto della Banca Mondiale pubblicato mercoledi, il sistema di controllo israeliano sui territori palestinesi impedisce il rilancio dell'economia palestinese e danneggia la sicurezza di Israele" informa da Tel Aviv Conal Urquhart su THE GUARDIAN. "David Craig, direttore d'area della Banca Mondiale, sostiene che le restrizioni imposte da Israele nella West Bank e a Gaza hanno devastato l'economia palestinese. Secondo gli accordi di Oslo del 1993 ci dovrebbe essere libertà di movimento di persone e veicoli. Sarit Arbell, portavoce dell'osservatorio israeliano Checkpoint Watch, afferma che Israele spinge i palestinesi "alla povertà e a condizioni di vita da terzo mondo. I checkpoint e il regime di barriere imposti da Israele impediscono condizioni di vita normali ai palestinesi, li umiliano quotidianamente ed alimentano la diseguaglianza e l'estremismo."

Si deve ricordare che i check point esistono perché esiste in terrorismo. Servono a fermare gli attentatori, e dunque a salvare vite umane.
Inutile aggiungere che gli accordo di Oslo impegnavano l'Autorità palestinese a combattere il terrorismo.
Quando Arafat era in vita non solo il terrorismo non era combattuto: era incoraggiato, finanziato e armato.
Oggi ,il presidente è Abu Mazen non è in grado di combattere il terrorismo, mentre il governo Hamas- Fatah fa quello che faceva Arafat

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