Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Chissà cos'è un fanatico per Flores D'Arcais visto che sostiene che nemmeno Tariq Ramadan lo sia
Testata: Corriere della Sera Data: 10 maggio 2007 Pagina: 51 Autore: Edoardo Sassi Titolo: «Flores d'Arcais: ho invitato Ramadan, non è un fanatico»
Compila liste di proscrizione degli intellettuali ebrei che non attaccano Israele,propone una moratoria sulle lapidazioni in nome della sharia confermandone però la legittimità, giustifica il terrorismo suicida. Ma Tariq Ramadan, per Paolo Flores D'Arcais, non è un "fanatico". Ecco il testo dell'articolo in proposito, dal CORRIERE della SERA
Primo giorno, ieri, del Festival di Filosofia all'Auditorium di Roma, con debutto tutto incentrato sulle polemiche innescate dalla presenza, tra i 120 relatori invitati, dell'intellettuale islamico Tariq Ramadan, che discuterà domenica con lo scrittore e regista inglese Hanif Kureishi. Presenza, quella di Ramadan, che già martedì aveva suscitato le vibrate proteste della comunità ebraica romana e di alcune parlamentari del centrodestra, le quali avevano attaccato il sindaco Walter Veltroni (promotore del Festival è il Comune). «Prendersela con lui è una bassa operazione di cucina politica», ha replicato ieri Paolo Flores d'Arcais, docente di Etica all'Università «La Sapienza» e curatore scientifico, con l'altro filosofo Giacomo Marramao, del Festival, dedicato al tema «Confini». Proprio da Flores, direttore di MicroMega, è arrivata la difesa più strenua (e diretta) della contestata presenza. Difesa in doppia chiave: razional-filosofica, e ironica. Cita innanzitutto Voltaire, il professore: «Io detesto la tua opinione, ma mi batterò per consentirti di esprimerla». Difende poi la filosofia come luogo deputato per le controversie, sempre a partire dalla «ragione», e come materia di confronto con idee anche radicalmente diverse dalle proprie. Spiega anche, Flores, che le polemiche sono state mal indirizzate: Veltroni (assente ieri mattina) «non c'entra nulla, gli inviti li fanno i curatori, e la nostra autonomia scientifica è totale». Poi respinge l'accusa, quella giudicata «più grave»: l'aver invitato un «filoterrorista». «Accusa del tutto inverosimile — dice — stiamo parlando di un cittadino svizzero, autore pubblicato in tutto il mondo, docente in una delle più prestigiose università inglesi, consulente dell'Ue e di quel governo di Tony Blair che è stato oggetto e non soggetto di attentati, mi pare...». Infine, la bordata a due delle principali «mandanti» della querelle su Ramadan: «Ci tengo a rispondere — ha detto con un tono serissimo — anche perché queste critiche arrivano da due autorevoli esponenti del pensiero contemporaneo come Gabriella Carlucci e Daniela Santanchè, dotate oltretutto di autorevolezza aggiuntiva in quanto membri del Parlamento». Applausi e risate in platea. Pochi minuti prima era stata diffusa alla stampa la replica di Ramadan. Una dichiarazione rilasciata agli organizzatori del Festival: «Ho condannato tutte le azioni terroristiche e di estremisti musulmani fin dal 1995 — afferma — quando scrissi la prima lettera aperta indirizzata al mondo musulmano. E così ho continuato la mia battaglia per la tolleranza, dopo l'11 settembre, dopo l'attentato di Madrid e fino a oggi. Sono tuttora il principale collaboratore di Blair per i rapporti con il mondo islamico». Di replica in replica, arrivano poi quella del Campidoglio (l'assessore alla Cultura Silvio Di Francia si è detto d'accordo con quanto affermato da Flores d'Arcais): «Gli inviti agli eventi sono stati fatti esclusivamente dagli organizzatori»; quella, difensiva, dell'Auditorium; e quella di Riccardo Pacifici, vicepresidente e portavoce della comunità ebraica di Roma: «Accogliamo con soddisfazione le prese di distanza espresse dal Comune di Roma sul Festival della Filosofia, dove è prevista l'imbarazzante presenza di Tariq Ramadan».
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione del Corriere della Sera