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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Radio Vaticana Rassegna Stampa
08.05.2007 "Torture" ai terroristi palestinesi ?
la notizia è tutta da verificare, ma viene data per certa

Testata:Radio Vaticana
Autore: la redazione
Titolo: «Violenze a Gaza. Abusi e torture nelle carceri israeliane -»

Segnaliamo un articolo pubblicato dal sito di RADIO VATICANA a questo indirizzo: 

http://www.oecumene.radiovaticana.org/it1/Articolo.asp?c=132295

Di seguito ne riportiamo il testo:

La Striscia di Gaza continua ad essere teatro di efferate violenze e nelle carceri israeliane i detenuti palestinesi sono spesso vittime di abusi e torture. E’ quanto emerge da alcuni rapporti pubblicati in questi giorni da organizzazioni non governative israeliane e palestinesi.

Secondo un recente studio realizzato da un’organizzazione di Gaza, sono almeno 161 i palestinesi rimasti uccisi dall’inizio dell’anno a causa di episodi definiti di “anarchia armata”. La drammatica situazione nella Striscia di Gaza ha riflessi anche sul versante politico: il presidente palestinese Abu Mazen ha respinto le dimissioni del ministro degli Interni, garantendo maggiori sforzi per cercare di impedire lo stato di anarchia a Gaza. Abu Mazen ha anche lanciato un appello al governo israeliano perchè risponda favorevolmente al piano di sicurezza proposto dagli Stati Uniti. Tale piano è stato però già bocciato da alcuni esponenti di spicco dell'esecutivo palestinese legati ad Hamas. Preoccupa, poi, l’incessante lancio di razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele: questa mattina è stata presa di mira, in particolare, la città israeliana di Sderot. Fortunatamente, non ci sono state vittime. Notizie preoccupanti arrivano anche da Israele: in un rapporto di due organizzazioni israeliane per la tutela dei diritti umani si denuncia che alcuni agenti dei servizi segreti dello Stato ebraico si sono più volte resi responsabili di abusi nei confronti di detenuti palestinesi. Il ministero della Giustizia israeliano ha subito bocciato il rapporto aggiungendo che è falsato da “errori, denunce infondate e imprecisioni”.

Nel testo è chiaro che la denuncia delle presunte torture è controversa ed è stata smentita con decisione dalle autorità israeliane.
Ciònonostante il titolo scelto è "Violenza e a Gaza Abusi e torture nelle careceri israeliane"
Oltre a dare per certo ciò che non lo è, questa frase non chiarisce a chi debbano essere attribuite le violenza a Gaza (agli scontri tra "fazioni" palestinesi).
Lo stesso articolo non chiarisce punti fondamentali: le testimonianze raccolte dalle organizzazioni umanitarie sono anonime, dunque non verificabili.
Sono state rese da terroristi, spesso implicati, all'epoca in cui si sarebbero svolti i fatti, nella preparazione di attentati

Queste informazioni, e una visione equlibrata della vicenda mancano anche da questo articolo, intitolato Organizzazioni umanitarie israeliane denunciano torture di detenuti palestinesi"

 “Pratiche chiaramente classificate come torture dal diritto internazionale”, violenze fisiche, percosse, insulti e umiliazioni inferti da agenti dei servizi di sicurezza israeliani ai danni di detenuti palestinesi sono stati denunciati da due organizzazioni umanitarie israeliane: “Betzelem”, per la tutela dei diritti umani nei Territori occupati, e “Ha-Moked”, per la protezione dell’individuo. I dati – riferisce l’agenzia MISNA – sono contenuti in un rapporto pubblicato ieri sulla base delle testimonianze di 73 palestinesi di Cisgiordania, interrogati dallo Shin Bet (il servizio di controspionaggio israeliano) tra l’estate del 2005 e la primavera dell’anno scorso. Sospettati di coinvolgimento o appoggio dell’ultima Intifada, i detenuti sarebbero stati costretti tra l’altro, secondo notizie diffuse dal quotidiano israeliano Haaretz, a prolungate privazioni del sonno e all’imposizione di restare in posizioni dolorose per lunghi periodi di tempo. Tel Aviv ha respinto le accuse, sostenendo che l’attività dello Shin Bet si svolge nel rispetto delle norme vigenti con la supervisione degli organi di governo competenti, incluso il ministero della Giustizia. Ma “Betzelem” e “Ha-Moked”, che chiedono al Parlamento una legge contro “torture e sevizie” ed eventuali connesse impunità, hanno anche denunciato “collusioni” tra lo Shin Bet e il sistema giudiziario.

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