Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Disinformazione d'agenzia sulla rottura di una tregua che non c'è mai stata
Testata:Ansa - Adnkronos Autore: la redazione Titolo: «PRODI, CONDANNO FERMAMENTE ROTTURA TREGUA HAMAS - Hamas rompe la tregua: missili su Israele»
Un lancio ANSA:
ROMA - "Non nascondo la mia preoccupazione per la rottura della tregua da parte di Hamas, rottura che condanno fermamente e che spero sia un episodio temporaneo: non è possibile parlare di pace se vi sono missili e bombe che rompono la tregua". Lo ha detto il premier Romano Prodi nella conferenza stampa congiunta con il presidente dell'Anp Abu Mazen a Palazzo Chigi. DALL'ITALIA INTERVENTO FORTE SULL'UE PER AIUTI "Ho assicurato al presidente palestinese Abu Mazen una politica italiana molto forte perché da parte della Commissione europea si riprenda l'aiuto finanziario ai palestinesi", ha spiegato il premier Romano Prodi. "L'Italia - ha aggiunto - farà la sua parte continuando l'antico rapporto di aiuto alla Palestina". ABU MAZEN A PRODI, GRAZIE PER SOSTEGNO A PROCESSO PACE "Un grazie al governo italiano per il vostro sostegno al processo di pace in Medio Oriente che ha come base la visione di due Stati, uno israeliano e uno palestinese". Lo ha detto il presidente dell'Anp Abu Mazen, nel corso di un incontro con la stampa a Palazzo Chigi. ABU MAZEN, NON POSSIAMO NEGOZIARE SOTTO CANNONI "Non abbiamo altra scelta che quella della pace" e "abbiamo concordato la tregua perché non possiamo negoziare sotto il rumore dei cannoni". Lo ha detto il presidente dell'Anp Abu Mazen in una conferenza stampa congiunta a Palazzo Chigi con il premier Romano Prodi, commentando la rottura della tregua di oggi da parte del braccio armato di Hamas. ABU MAZEN, ROTTURA TREGUA ECCEZIONE CHE NON DURERA' La rottura della tregua da parte di Hamas è una "eccezione che non durerà ed è avvenuta in risposta ad un attacco israeliano che ha ucciso nove palestinesi", ha sottolineato Abu Mazen, aggiungendo di non voler entrare ulteriormente in questa polemica sulla rottura della tregua.
Abu Mazen definisce "eccezione" la regola del continuo lancio di razzi kassam contro Israele, mai cessato.
Un lancio ADNKRONOS . Un nostro commento inserito nel testo:
Gaza, 24 apr. (Adnkronos/Aki/Ign) - Le Brigate di Al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno rivendicato il lancio di 20 missili e 75 colpi di mortaio contro il territorio israeliano dalla Striscia di Gaza, annunciando formalmente in un comunicato la sospensione del cessate il fuoco dichiarato lo scorso novembre. L'annuncio consegnato ai media locali è firmato dal portavoce delle Brigate, Abu Obaida, che afferma "il cessate il fuoco è terminato e Israele è responsabile, non i palestinesi". Secondo i media israeliani, alcuni colpi sono finiti in spazi aperti, nel deserto meridionale del Negev, senza causare feriti o grandi danni. Fonti di Hamas hanno indicato che gli attacchi hanno come obiettivo la riduzione della "pressione sulla zona settentrionale della Striscia di Gaza" che l'esercito israeliano starebbe per invadere. Di recente Hamas aveva esortato i miliziani a riprendere gli attacchi contro Israele in risposta a una serie di operazioni militari israeliane in Cisgiordania e a Gaza nelle queli sono morti nel fine settimana 9 palestinesi. Il presidente dell'Autorità nazionale palestinese, Mahmoud Abbas, aveva negoziato lo scorso 26 novembre la tregua unilaterale "hudna" per la Striscia di Gaza con la maggior parte delle fazioni armate palestinesi. Due giorni dopo Abbas aveva informato il primo ministro israeliano Ehud Olmert dell'accordo raggiunto. E proprio oggi l'ala militare del movimento di Hamas ha annunciato l'inizio dell''Operazione di attacco martellante delle colonie israeliane intorno alla Striscia di Gaza', chiarendo che ciò avviene in risposta ai ''crimini israeliani contro i palestinesi in Cisgiordania e la Striscia di Gaza, di cui l'ultimo è quello commesso ieri a Jenin e Nablus''.
In una ricostruzione così minuziosa degli avvenimenti precedenti all'ultima cosiddetta "rottura" della tregua non dovrebbe mancare una menzione al fatto che i gruppi terroristici palestinesi non hanno mai di fatto rispettato la hudna e che i razzi kassam sono stati lanciati in continuazione. Né uno alle circostanze nelle quali i nove palestinesi sono morti: scontri a fuoco tra esercito israeliano e terroristi palestinesi .
Abu Obeidah, portavoce delle Brigate, ha confermato al sito di informazione palestinese 'Infopal.it' che ''l'operazione di attacco delle colonie israeliane'' nella Striscia di Gaza ha avuto inizio alle ore 6 di questa mattina. Da Gerusalemme nel pomeriggio è poi arrivata la presa di posizione del governo israeliano. Olmert ha fatto sapere che le forze armate israeliane limiteranno la loro risposta militare ai missili Qassam lanciati oggi dall'ala militare di Hamas. Lo scrive il sito del quotidiano Haaretz, citando fonti militari. Al momento non è prevista la convocazione di una speciale riunione di governo per esaminare la situazione. Le stesse fonti militari israeliane avevano riferito in precedenza al quotidiano di aver sventato un tentativo di rapimento di un secondo soldato israeliano da parte di Hamas, dopo il sequestro del Gilad Shalit in giugno, ancora nelle mani dei suoi rapitori. L'intenso lancio di Qassam sarebbe stato un diversivo per coprire un'infiltrazione in Israele per compiere il sequestro. A sventare il tentativo sarebbero state le misure di sicurezza imposte dal comando meridionale israeliano lungo il confine con la Striscia di Gaza. Subito dopo il lancio dei Qassam, elicotteri israeliani si sono levati in volo per colpire le squadre di lanciatori di razzi.