Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Hamas rompe la tregua che non c'è mai stata, per vendicarsi di Israele, che si difende realtà e disinformazione a confronto
Testata:Ansa - La Repubblica Autore: la redazione Titolo: «Mo: Hamas, non esiste piu' tregua - Medio Oriente, Hamas rompe la tregua L'ala militare lancia razzi su Israele»
Ennesimo lancio di razzi kassam da Gaza contro Israele. Questa volta Hamas rivendica, e si scrive di "rottura" di una tregua che non è mai stata in vigore. Un lancio ANSA:
(ANSA)- GAZA, 24 APR - Le Brigate Ezzedine al Qassam, braccio armato di Hamas, hanno detto che non esiste piu' la tregua tra Israele e Palestina da fine di novembre. Il gruppo armato ha rivendicato per la prima volta dopo mesi di aver lanciato dalla striscia di Gaza verso Israele 30 razzi Qassam. Un portavoce dell'esercito israeliano ha confermato che sei razzi sono stati lanciati verso i territori israeliani senza provocare ne' danni ne' vittime.
I missili non hanno fatto vittime, perché sono imprecisi e perché gli israeliani si proteggono nei rifugi. Ma è ovvio che tanti più missili vengono lanciati, e tanto più agevoli sono le operazioni di puntamento, tanto più sale anche la probabilità che le vittime ci siano.
La disinformazione è particolarmente dannosa sull'edizione on-line di Repubblica, dove l'azione di Hamas viene presentata come una "vendetta" per i morti palestinesi durante gli scontri a fuoco dei giorni scorsi. Un'interpretazione che per essere credibile richiederebbe, appunto, che in qualche momento un cessate il fuoco sia stato in vigore. Circostanza che non si è mai verificata. Il titolo sembra voler assolvere "l'ala politica" di Hamas. Che in realtà è un organizzazione terroristica unitaria. E' lo stesso partito che governa l'Autorità palestinese a bombardare Israele. Notiamo infine l'evidente volontà di minimizzare gli attacchi che, si legge, "non hanno peraltro provocato conseguenze particolari".
Ecco il testo:
GAZA - "Non esiste più" il cessate-il-fuoco con lo Stato ebraico entrato in vigore poco meno di cinque mesi fa, il 26 novembre. Ad annunciarlo con un comunicato che arriva dopo la rivendicazione di una serie di attacchi contro Israele dalla Striscia di Gaza, sono le Brigate Ezz el-Deen al-Qassam, ala militare di Hamas.
Gli attacchi contro Israele, che non hanno peraltro provocato conseguenze particolari, erano stati sferrati a più riprese prima dell'alba: secondo le Brigate, erano stati lanciati una trentina di razzi e sparate una cinquantina di salve di mortaio, inizialmente dai settori centrale e meridionale della Striscia e poi anche da quello settentrionale.
Si tratta, spiega il comunicato, della ritorsione per l'uccisione di nove palestinesi in Cisgiordania durante il passato fine settimana. E' stata la prima volta in cui Hamas si è attribuito esplicitamente una violazione del cessate-il-fuoco: pur avendovi a suo tempo aderito, il gruppo radicale aveva sempre avvertito che in caso di morte di palestinesi per mano israeliana, non soltanto a Gaza, sarebbe scattata la vendetta. Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione di Ansa e La Repubblica