Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Negazionisti all'università di Teramo Finalmnte se ne accorgono anche i grandi giornali
Testata: Corriere della Sera Data: 21 aprile 2007 Pagina: 25 Autore: Dino Martirano Titolo: «Convegno negazionista, la comunità ebraica protesta»
Ne abbiamo scritto più volte su Informazione Corretta, è scandaloso che l'Università di Teramo, tramite il prof. Claudio Moffa, abbia aperto le sue porte alla propaganda antisemita dei negazionisti. Finalmente la notizia arriva anche sugli organi di stampa. Ne scrive sul CORRIERE della SERA di oggi, 21/04/2007, a pag.25, Dino Martirano in un articolo dal titolo " Convegno negazionista, la comunità ebraica protesta". Eccolo:
ROMA — Un dibattito su «La storia imbavagliata», con tanto di video messaggio dello studioso francese Robert Faurisson, è entrato nel mirino dell'Unione delle comunità ebraiche (Ucei) che ha espresso amarezza per l'ennesimo «convegno negazionista» e «preoccupazione per come sia passata sotto silenzio l'iniziativa di una prestigiosa istituzione culturale, come l'Università di Teramo, che intendeva sostenere le tesi negazioniste». Il convegno, abbinato al master «Enrico Mattei in Medio Oriente», è stato aperto martedì scorso dalla relazione del professor Claudio Moffa dell'Università di Teramo che ha fatto una ricognizione sul «linciaggio mediatico, l'immiserimento economico, la persecuzione giudiziaria e l'emarginazione professionale cui sono sottoposti storici definiti negazionisti» come Robert Faurisson, David Irving, Ernest Zuendel, Juergen Graf, Roger Garaudy. Moffa, allontanato nel 1995 da Rifondazione comunista, ricorda anche il suo caso: «Si verificò 15 anni fa, con gli appelli de "La lente di Marx" per Graf e Garaudy e lo stanno verificando oggi i 150 firmatari dell'appello contro il ddl Mastella». L'appuntamento di Teramo, durato tre giorni, cui hanno partecipato studiosi di tutte le scuole e gli orientamenti (da Michele Ainis a Mauro Mellini ad Angelo D'Orsi che su Liberazione ha rivendicato la libertà di mettere sotto accusa Israele e gli ebrei) ha impensierito non poco Renzo Gattegna, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche: «Il convegno ha ospitato un video intervento di Robert Faurisson, capofila di quanti negano la Shoah, al quale il nostro Paese ha già negato l'ingresso proprio a causa di queste posizioni. Ma ciò che stupisce e indigna di più è il fatto che storici seri, di cui possiamo non condividere le analisi ma che sappiamo estranei alle bugie dei negazionisti, accettino, per la loro stessa partecipazione a una simile iniziativa, di legittimare posizioni politiche razziste che sono estranee al consesso democratico. Crediamo che le autorità universitarie e le istituzioni del nostro Paese non possano ignorare una simile vicenda che invita ancora una volta a non abbassare la guardia di fronte al pericolo del razzismo e dell'antisemitismo». Il costituzionalista Michele Ainis, che ha partecipato alla sessione giuridica, rivela di aver ricevuto un qualche avvertimento preventivo partito dalla comunità ebraica: «I negazionisti non mi sono simpatici ma lo sono ancor meno coloro i quali pensano di mandare in galera chi esprime un pensiero».