Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Marwan Barghouti chiede la liberazione di "un amico del popolo palestinese" il giornalista della BBC sequestrato a Gaza
Testata: Corriere della Sera Data: 19 aprile 2007 Pagina: 21 Autore: la redazione Titolo: «Johnston, l'appello di Barghouti»
Lo considera un "amico del popolo palestinese", e perciò chiede la sua liberazione. Marwan Barghouti, terrorista condannato a 5 ergastoli per 5 omicidi, ragiona così. Gli amici vanno liberati, i "nemici" si possono uccidere, anche se sono civili disarmati. Rivolge dunque un appello ai suoi colleghi terroristi che hanno rapito il giornalista della BBC Alan Johnston. Da qualche tempo a Gaza e nell'intero mondo islamico la produzione di un'informazione sbilanciata contro Israele e comprensiva con il terrorismonon è una garanzia di immunità: sempre più spesso giornalisti "amici" vengono sequestrati. Barghouti cerca di correre ai ripari. In fondo sono i media che, da spietato assassino quale è, lo hanno trasformato agli occhi del mondo in un "prigioniero politico" Di seguito, un breve trafiletto del CORRIERE della SERA
Il leader di Fatah Marwan Barghouti ha lanciato dal carcere israeliano dove sta scontando una condanna a cinque ergastoli un appello per la liberazione del giornalista della BBC Alan Johnston, rapito a Gaza lo scorso 12 marzo. "Rivolgo un appello dalla mia cella, a nome dei 100mila prigionieri nelle carceri dell'occupazione, per l'immediato rilascio di un amico del popolo palestinese" si legge nel comunicato. Domenica scorsa un gruppo finora sconosciuto, le "Brigate per la Jihad e il Monoteismo" aveva rivendicato l'uccisione del reporter e affermato di battersi per la liberazione dei detenuti palestinesi in Israele. La notizia non ha ricevuto alcuna conferma
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione del Corriere della Sera