Mercoledi 28/3 A pag. 8 in un articolo di Ennio Remondino dal titolo "Giornalismo di guerra, mio caro estinto",publicato su EPOLIS il giornalista racconta tra l'altro:
In Afghanistan Daniele Mastrogiacomo ha provato ad andare a sentire la "parte avversa" ed è finita com'è finita.
In Libano, l'ultima mia espeienza diretta, gli israeliani alternavano le bombe a volantini che mettevano in guardia noi giornalisti dal muoverci dalla città di Tiro sotto assedio. La caccia al giornalista non è uno sport praticato soltanto dalla politica nostrana
Remondino di fatto mette sullo stesso piano aggressori e aggrediti, chi rapisce innocenti per ricattare, chi uccide facendo uso anche di scudi umani e chi invece tenta di difendersi e di far vivere i propri cittadini in una società migliore.
In Libano era in corso una guerra: gli israeliani avvertivano i giornalisti, come i civili libanesi, di evitare le zone più pericolose. E' cosa ben diversa dal sequestrarli.
Venerdi 30/3 A pag. 20 in una pagina dedicata a brevi notizie da tutto il mondo viene riportata da Gerusalemme la condanna di Haim Ramon. Il titolo però è del tutto errato: "Abusa di un soldato per i giudici non è reato":
Aveva cercato di baciare una soldatessa contro la sua volontà. Il tribunale di Tel Aviv ha condannato a 120 ore di lavori socialmente utili l'ex ministro della Giustizia israeliano, Haim Ramon. Per i giudici la condotta di Ramon non è moralmente riprovevole, e ciò significa che l'ex ministro può mantenere il posto in Parlamento.
Se non fosse stato un reato non avrebbe avuto nessuna condanna.
CITY, mercoledì 28/3:
A pag. 8 la redazione riporta il seguente trafiletto dal titolo: "Medio Oriente, oggi vertice Arabo"
Si apre oggi, tra grandi aspettative, il vertice della Lega Araba. All'ordine del giorno la ripresa del dialogo tra Israele e palestinesi: sarà rilanciato il piano di pace saudita del 2002, il cui nodo irrisolto resta il diritto al ritorno dei profughi, sempre negato da Israele. Attesa una dichiarazione contro l'uso della violenza da parte dei palestinesi.
Il ritorno dei profughi (che all'epoca furono 800 mila, contro altrettanti ebrei cacciati dai Paesi arabi e a cui non viene riconosciuto nessun diritto) non è un diritto vero e proprio, visto che a nessun popolo è stato mai riconosciuto come tale, ma soltanto una scusa per poter distruggere Israele, costituendo una maggioranza araba per poter cacciare via gli ebrei (e gli altri non musulmani, come sta succedendo nei territori dell'AP).
LEGGO, giovedì 29/3 a pag. 2 nella rubrica "Telex" la prima notizia è dedicata ad Israele: "Gelo Vaticano-Israele"
Il governo di Gerusalemme diserterà la commissione bilaterale permanente che si sarebbe dovuta svolgere oggi in Vaticano per discutere il contenzioso aperto tra i due stati, dopo l'accordo del '93. Rammaricata la Santa Sede.
Come sempre la brevità va a scapito della chiarezza (per mettere in cattiva luce Israele?): il telex non spiega perché Gerusalemme diserterà la commissione. Sembra sia un capriccio senza fondamento per dispiacere il Vaticano.
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