Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Vescovo tedesco paragona Ramallah al Ghetto di Varsavia "vuol dire aver dimenticato tutto" commenta l'ambasciatore israeliano in Germania
Testata: La Repubblica Data: 07 marzo 2007 Pagina: 24 Autore: la redazione Titolo: «Parla del "ghetto di Ramallah" vescovo tedesco accusato da Israele»
Un breve trafiletto di REPUBBLICA del 7 marzo 2007 informa sulle dichiarazioni del vescovo tedesco Gregor Maria Hanke e sulla reazione di Israele. Il paragone tra Ramallah e il ghetto di Varsavia, una totale distorsione della realtà, viene presentato come plausibile dall'articolo. Il titolo è impreciso: l'ambasciatore israeliano in Germania non ha "accusato" il vescovo, ma ha espresso il dolore per le sue dichiarazioni, sottolineando giustamente che solo chi abbia dimenticato che cosa davvero è stata la Shoah può paragonarla all'attuale condizione dei palestinesi in Cisgiordania e Gaza.
Ecco il testo:
BERLINO - Aveva paragonato la situazione dei palestinesi di oggi a quella degli ebrei nel ghetto di Varsavia. Il vescovo di Eichstatt (in Baviera) Gregor Maria Hanke - le cui frasi erano state riprese con rilievo dalla stampa tedesca - ieri è finito al centro della polemica. L´ambasciatore israeliano a Berlino, Shimon Stein, si è detto «choccato» e «fortemente deluso» dal paragone. Il vescovo aveva raccontato alla stampa di un recente viaggio in Terrasanta con altri prelati, tracciando un filo rosso fra le immagini del museo dell´Olocausto, lo Yad Vashem, e l´esperienza di quello che ha definito il «ghetto di Ramallah». Stein ha replicato che «usare termini simili a proposito di israeliani e palestinesi vuol dire aver dimenticato tutto».