Riprendiamo da FORMICHE.net, la video-intervista di Roberto Arditti a Fiamma Nirenstein dal titolo: "A che punto siamo in Medio Oriente. Intervista a Fiamma Nirenstein".
(Video a cura di Giorgio Pavoncello)
Intervista a tutto campo a Fiamma Nirenstein di Roberto Arditti, a partire dal suo ultimo libro: "La guerra antisemita contro l'Occidente". Le radici dell'antisemitismo e perché l'aggressione contro il popolo ebraico in Israele č un attacco a tutto campo contro la civiltā occidentale. E una sconfitta di Israele segnerebbe anche la nostra fine.
Dall' OPINIONE del 28/01/2007, un articolo di Dimitri Buffa, a pag.2:
I soldi della pavimentazione ce li mette Usaid, la dedica a Saddam Hussein i capi popolo dei villaggi profughi palestinesi. Oramai il binomio tra apologia del terrorismo e dei tiranni sanguinari e l'idiozia di chi si ostina a dare soldi a fondo perduto per i palestinesi č veramente inscindibile.
Giorni orsono si era parlato a lungo dell'intitolazione di una scuola e di una strada da parte della municipalitā di Yaabid all'ex dittatore impiccato lo scorso 30 dicembre. Ora si č venuto a sapere che sia la scuola sia la strada, con tanto di iscrizione in arabo e in inglese, Saddam Hussein street, sono state pagate entrambe dal fondo dell'Usaid. Che non č nuovo a queste gaffe.
Infatti giā nel 2004 l'house organ dell'Anp , Al hayat al jadida, la vita nuova, dava notizia in data 4 aprile che a Jenin un intero blocco della strada costruita sempre con i soldi di quella organizzazione umanitaria era stato intitolato al primo dei terroristi iracheni che aveva fatto strage di americani in quel di Fallujah. In quell'occasione ci fu anche una specie di rally municipale cittadino con il sindaco entusiasta a glorificare la vita eterna dello shaheed iracheno.
Non basta ovviamente: sempre Al hayat al jadida in data 30 maggio 2004 glorificava il finanziamento Usaids per costruire un centro sportivo che sarebbe stato dedicato e intitolato a Salaf Khalef, al secolo Abu Iyad, il capo del commando di Settembre Nero che uccise due diplomatici americani nel Sudan e soprattutto 11 atleti israeliani a Monaco il 1 settembre del 1972 durante le olmpiadi. Se qualcuno si sarā commosso pensando ai triboli di coscienza di Aver, il protagonista del film di Spielberg "Munich" nel portare avanti la vendetta contro chi fece quella strage, oggi potrā asciugarsi le lacrime constatando che c'č chi a 34 anni di distanza ancora non si č pentito di quell'orrendo crimine.
La cui preparazione a dire il vero fu finanziata dall'attuale leader moderato di al Fatah, Abu Mazen, che all'epoca era il cassiere dell'Olp.
Ma tornando ai fondi Usaid, come dimenticare l'inaugurazione della scuola intitolata a Dalal Mughrabi il 14 dicembre 2004? Mughrabi addirittura era colui che uccise il fotografo americano Gail Rubin e 36 israeliani insieme alla propria banda terroristica un paio di anni prima.
Nč va dimenticato il resoconto del giornale arabo Al Ayyam, i giorni, che il 14 luglio 2005 lodava l'intervento generoso del predetto fondo americano con 402 mila dollari per la pavimentazione della strada principale di Yaabid, nel comune di Jenin. La stessa che dopo un secondo restauro il 4 gennaio 2007 č stata dedicata a Saddam Hussein.
Chissā se gli americani che amano pulirsi la coscienza di sporchi capitalisti donando fondi a pioggia alle varie cause terzo mondiste, compresa quella palestinese, si rendono conto che i loro soldi sono impiegati, quando va bene, nel costruire opere intitolate ad assassini di altri americani e di ebrei. Mentre quando va male quei soldi servono direttamente a finanziare le armi con cui i suddetti vengono uccisi.
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