Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Poligamia? Quando ho letto l'articolo di Allam (purtroppo mi sono persa l'intervista al telegiornale di Mohamed Baha' el-Din Ghrewati) non mi sono affatto stupita, era una questione che prima o poi dovevamo affrontare. E' logico e naturale che la forte immigrazione mussulmana, non accompagnata come in passato da un desiderio di integrazione, ma anzi da una chiara ed esplicita volontà di "colonizzazione" culturale - sociale e religiosa, avrebbe portato i suoi frutti avvelenati. La poligamia non è che uno di questi. L'integralismo, che ritenevamo espunto dalla nostra "cultura alta" e magari relegato e marginale all'interno della Chiesa Cattolica Romana, è alla base di questo attacco che viene deliberatamente portato al cuore della nostra civiltà. Anche nella mia città cominciano a girare ostentatamente donne col volto coperto, non parlo del foulard, ma del vero e proprio velo che lascia scoperti solo gli occhi, senza che nessun poliziotto o carabiniere o vigile urbano senta il bisogno di identificare la persona, eppure ci sono leggi che non consentono questo; cos'è che lo impedisce? Siamo certi che se io andassi a giro con un cappuccio sulla testa non mi fermerebbero? Non credo! Purtroppo in Italia non siamo pienamente in grado di opporre laicità ad integralismo. Spero solo che la spauracchio della poligamia facia riflettere i nostri politici, specialmente donne, sulla necessità di lavorare sugli immigrati, molti di loro dopo anni non sono in grado di parlare italiano, figurarsi la loro cultura civica! E forse, lo dico con un certo timore, in questo momento sarebbe il caso di ridurre fal massimo l'immigrazione mussulmana, non possiamo avere la bocca più grande dello stomaco. Personalmente sono disposta, alla mia non tenera età, a fare le barricate per difendere quello che insieme con altre donne, della mia e delle precedenti generazioni, ci siamo conquistate con grande fatica ed impegno. Il nostro livello di civiltà non è un dato scontato ed aprioristico, è molto facile tornare indietro e regredire ed è assolutamente stupido far finta di nulla e minimizzare! Grazie ancora a Magdi Allam. Cordiali saluti Patrizia Amaro Nessi