Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
"Dare addosso a Bush paga sempre" Al Maliki lo ha capito
Testata: Il Foglio Data: 19 gennaio 2007 Pagina: 4 Autore: Federico Punzi- Giuliano Ferrara Titolo: «Maliki si allarga su un terreno che avrebbe dovuto preparare il gen. McArthur»
Dal FOGLIO del 19 gennaio 2007, una lettera al direttore e la rsposta:
Al direttore - Al Maliki ha imparato presto. Il premier iracheno, intervistato dal Corriere, dimostra di aver già appreso le regole base della comunicazione con i media e le opinioni pubbliche europee: dare addosso a Bush e agli Stati Uniti paga sempre. Con abile capovolgimento delle situazioni ritorce le accuse di debolezza – evidente – del suo governo, che non ha il controllo del territorio né riesce, cosa più grave, a esercitare la guida politica, sulla Casa Bianca, la cui debolezza, se c’è, dipende da dinamiche fisiologiche e momentanee in democrazia. E ieri i lettori del Corriere avranno avuto l’impressione di un governo, quello iracheno da lui guidato, in balìa degli errori di Bush. Eppure, le responsabilità di al Maliki sono gravi, tra tutte lo scarso successo nel far rientrare i sunniti nel processo politico e la tolleranza – ai limiti della complicità – delle milizie sciite filoiraniane di al Sadr. Chi è più debole, tra lui e Bush, lo vedremo presto. Federico Punzi, Roma
Non mi faccia parlare, come si dice. Maliki è il prodotto della moderna sensibilità democratica americana. Non ho quella sensibilità. Sono fermo all’epoca in cui la democrazia, quella giapponese, usciva bella e fatta dalle cure del generale McArthur.
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