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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Stampa Rassegna Stampa
29.11.2006 "Perché date spazio all'odio per Israele?"
una lettera pubblicata dal quotidiano torinese

Testata: La Stampa
Data: 29 novembre 2006
Pagina: 46
Autore: Marco Zanlorenzi
Titolo: «Contro Israele armati d'odio»
Pubblichiamo una lettera inviata alla STAMPA  ( a proposito di un'intervista di Farian Sabahi  alla scrittrice palestinese Susan Abulhava, che si può leggere, insieme al nostro commento, a questo link)  e da essa pubblicata, da prendere a modello per scrivere al quotidiano torinese:

Cara Stampa, perché sei diventata così anti-israeliana? Fa parte della nuova veste del giornale? Avete pubblicato, recentemente, interviste di kamikaze a cui date pubblicità, come fosse normale andare ad ammazzare civili inermi, avete titolato, quasi compiaciuti, sulla «eroica» parlamentare palestinese che organizza scudi umani per difendere dei volgari terroristi e avete pubblicizzato il libro di un'autrice guarda caso palestinese, dai contenuti incredibili. Un libro, cito dall'articolo, in cui si parla di «neonati, corpicini tutti scuri perché massacrati... gettati in mucchi di spazzatura... assieme a bottiglie vuote di whisky». Un libro in cui si «racconta, con rara potenza narrativa, il massacro di una famiglia araba e il rapimento di un neonato da parte di un soldato israeliano». Quando si tratta di Israele il termine massacro si spreca; il fatto che Tzahal reagisca ad attacchi missilistici contro un paese democratico e riconosciuto dall'Onu non lo sottolinea nessuno. L'ebreo che rapisce bambini fa parte della peggior iconografia antisemita degli anni bui della storia e va a braccetto coi Protocolli dei Savi di Sion, e scriverne un libro la dice lunga sugli intenti di odio di certe persone.
MARCO ZANLORENZI

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lettere@lastampa.it

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