Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
L'errore di D'Alema pericoloso per Israele e per tutto l'Occidente
Testata: Corriere della Sera Data: 21 novembre 2006 Pagina: 13 Autore: la redazione Titolo: ««Gerusalemme, guerra madre»»
Un trafiletto dal CORRIERE della SERA riporta una dichiarazione di Massimo D'Alema:
ROMA — Il conflitto tra Israele e i palestinesi è «la madre di tutte le guerre» nella regione, ha detto ieri il ministro degli Esteri Massimo D'Alema. «L'unico fronte su cui un passo in avanti potrebbe ripercuotersi in tutto lo scenario è il conflitto israelo-palestinese».
Si tratta di un punto di vista errato e pericoloso. Il conflitto israelo-palestinese è finora risultato irrisolvibile per il rifiuto dei gruppi terroristici palestinesi di accettare l'esistenza di Israele e di rinunciare alla violenza. Questo rifiuto ha radici in quella stessa ideologia jihadista che motiva la contrapposizione all'Occidente, è armato e sostenuto da quelle stesse forze (l'Iran degli ayatollah) che destabilizzano l'Iraq e il Libano... In altri termini, Israele non è la causa, ma la prima linea della guerra tra l'Occidente e il fondamentalismo jihadista. Indebolire questa prima, costringendola con pressioni di terze parte ad un accordo con i palestinesi che non garantisca la sua sicurezza, indebolirebbe tutto l'Occidente.
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