Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
il Corriere della Sera riporta la notizia sul cantante Jovanotti, il quale, in un'intervista alla radio e a "Il Senso della vita" di Bonolis, è tornato a parlare del suo rapporto con Oriana Fallaci, la grande scrittrice scomparsa da lui apostrofata come «/quella giornalista-scrittrice che ama la guerra perché le ricorda quando era giovane e bella/». Era il verso contenuto in Salvami, canzone del 2002 che attirò su Jovanotti una pioggia di critiche. «In un primo momento -- riferisce - ho provato dell'imbarazzo, poi però è prevalsa la ragione, io l'ho definita così quando non era affatto indifesa, anzi era una della voci più difese dal mondo della cultura italiana, e dopo un articolo molto violento. Ci ho provato, ma davvero non riesco a sentirmi in colpa per quelle parole». E ripensando alle critiche che le aveva mosso, non fa un passo indietro, ma spiega: «Ho reagito con rabbia, ma ero stato corretto». Pacifista convinto e contrario alle guerre, (/così lo definisce l'articolo del Corriere/) Jovanotti ricorda il suo sgomento dopo l'attentato alle Torri gemelle di New York. «Quel giorno - afferma intervistato da Bonolis - ho patito moltissimo, perché anch'io mi sento un po' americano. Ma non credo che esistano un miliardo di persone che ci odiano: l'undici settembre ero in Pakistan e non avevo l'impressione di trovarmi in una terra ostile. Anzi - puntualizza - erano molto ospitali»./
Siamo in democrazia e ognuno può pensare quello che crede, ma come "pacifista convinto" il sig. Jovanotti mi sembra assai poco coerente e convincente. Non mi risulta, infatti, che dopo quella dedicata a Oriana Fallaci egli abbia scritto canzoni ironiche riguardo la smania di guerra santa e di strage contro i crociati ed i maiali ebrei da parte di Bin Laden, o rime per irridere il delirante proposito espresso da Mahmud Ahmadinejad di cancellare lo Stato di Israele dalla faccia della terra. Né mi pare che Jovanotti abbia mai stigmatizzato in musica o in versi i terroristi come Nasrallah che, oltre a sabotare esplicitamente qualsiasi processo di pace, predicano quotidianamente di voler vedere scorrere abbondante il sangue degli sporchi sionisti. È opinione di Jovanotti che Bin Laden, Ahmadinejad e Nasrallah siano rispettabili uomini di pace verso i quali sarebbe scorretto fare ironia? O forse vuole convincersi e convincere che Oriana Fallaci fosse una guerrafondaia molto più pericolosa dei suddetti sullodati signori?