Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ennio Remondino: un professionista distratto 01/09/2006
Ho letto con interesse il suo commento e la risposta di Deborah Fait. Mi stupisco di trovare, in un professionista, errori grossolani tipo quello sulla nazionalità di un sito tutto italiano. Ma per la propria fede si dice di tutto. Venendo a cose più serie, mi stupisce che un professionista veda solo quel che succede da una parte, senza il minimo pensiero a quel che succede dall'altra parte. Forse non si é accorto, il professionista, che guerra, lutti e distruzioni c'erano dalle due parti. E infatti non trovo traccia, nelle sue parole, di rimprovero verso Nasrallah che tanti dolori ha provocato a milioni di persone, dalle due parti della frontiera. E neppure traccia del fatto che da una parte si é cercato di contenere le morti civili, dall'altra si sono cercate solo quelle, degli israeliani e delle persone proditoriamente messe vicino alle basi di lancio dei missili. Ebrei e cristiani vadano all'inferno, mentre i mussulmani morti vanno direttamente in paradiso, anche se colpiti dal fuoco amico. E così capisco perché quel professionista sia scappato contento dalla Città più bella, più fascinosa del mondo. Se riflette un momento su queste parole potrà forse, almeno nel suo profondo, capire il perché esiste quella per lei indigesta organizzazione informazione corretta. Ma non sono certo tanto ingenuo dal pensare che lo potrà mai riconoscere. Emanuel Segre Amar