venerdi 21 novembre 2025
CHI SIAMO SUGGERIMENTI IMMAGINI RASSEGNA STAMPA RUBRICHE STORIA
I numeri telefonici delle redazioni
dei principali telegiornali italiani.
Stampa articolo
Ingrandisci articolo
Clicca su e-mail per inviare a chi vuoi la pagina che hai appena letto
Caro/a abbonato/a,
CLICCA QUI per vedere
la HOME PAGE

vai alla pagina twitter
CLICCA QUI per vedere il VIDEO

Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



Clicca qui






Rassegna Stampa
17.08.2006 A quando il premio Nobel per la pace ad Hamas ?
fosse solo per Umberto De Giovannangeli sarebbe già cosa fatta

Testata:
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: «Abu Mazen e Hamas intesa sul governo di unità nazionale»

Un governo di unità nazionale per "provare a ridare un senso alla parola pace".
Questa l'analisi dell'UNITA' circa la prospettiva di un accordo tra Hamas e Abu Mazen basato sul progetto di creare uno stato palestinese in Cisgiordania e Gaza. Uno Stato che, per chi rifiuta il diritto all'esistenza di Israele, non può essere che la  premessa della successiva distruzione dello Stato degli ebrei.
Ecco il testo dell'articolo:


UN GOVERNO DI UNITÀ nazionale. Per far fronte all'emergenza e provare a ridare un senso alla parola pace. Nel futuro politico dei palestinesi si profila un esecutivo Hamas-Fatah. Ad annunciarlo è il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmud Ab-
bas (Abu Mazen), dopo un colloquio risolutore svoltosi a Gaza City col premier Ismail Haniyeh (Hamas). «Le consultazioni per realizzare questo obiettivo - afferma Abu Mazen - iniziano da questo momento». «Si è deciso di avviare le consultazione per la formazione di questo governo per rafforzare l'unità nazionale e rimuovere l'assedio al quale è sottoposto il popolo palestinese e per alleviare le sue sofferenze».
Le consultazioni si baseranno sul programma proposto dai rappresentanti dei palestinesi di tutte le fazioni detenuti in Israele. «Se prevarrà in ognuna delle parti il senso di responsabilità, la formazione del nuovo governo è questione di giorni», dice a l'Unità Nabil Abu Rudeina, portavoce del presidente dell'Anp. Ma a prevalere è la prudenza. Resa ancora più necessaria dalle notizie di scontri armati tra miliziani di Hamas e attivisti di Fatah, scoppiati ieri sera ad Abassan, nella Striscia di Gaza: il bilancio è di un morto - un adolescente di 14 anni, Suleiman Abu Nasser, colpito da un proiettile vagante - e 4 feriti. «C'è chi punta ad una provocazione armata per far fallire l'intesa», affermano fonti indipendenti a Gaza: la memoria va al 25 giugno scorso: anche allora un accordo tra Hamas e Al Fatah sembrava ormai prossimo, quando un commando armato palestinese prese d'assalto una postazione di Tzahal ai confine con la Striscia, uccidendo due soldati israeliani e rapendone un terzo. Israele rispose scatenando un'offensiva militare tutt'ora in atto, che ha portato all'arresto di decine di esponenti di Hamas, tra i quali numerosi ministri e parlamentari. Il punto di maggior contrasto tra Hamas - che ha ottenuto al maggioranza assoluta nelle elezioni dello scorso gennaio e che ha formato il governo - e Al Fatah, l'organizzazione palestinese guidata da Abu Mazen, riguarda la questione del riconoscimento di Israele. Accordo raggiunto, invece, su un altro punto cruciale: la fine degli attacchi terroristici in territorio israeliano: il diritto di resistenza verrebbe esercitato, rivela a l'Unità una fonte vicina la premier Haniyeh che ha richiesto l'anonimato, «solo all'interno dei territori occupati e solo nei confronti delle "forze militari di occupazione"». Il nuovo esecutivo sarebbe ancora guidato da Haniyeh affiancato però da un vice premier unico del Fatah con ampi poteri nel campo della sicurezza, mentre verrebbe riconfermata l'autorità di Abu Mazen nella conduzione dei negoziati con lo Stato ebraico. Al partito del raìs andrebbe anche uno dei ministeri chiave: quello delle Finanze. La conclusione delle trattative per il nuovo governo, aggiunge la fonte, dovrebbe portare con sé una soluzione concordata, con Egitto e Israele, della vicenda del caporale israeliano Gilad Shalit, rapito da un commando palestinese lo scorso 25 giugno.
Ma il diciannovenne soldato israeliano non è il solo ostaggio in mano a rapitori palestinesi. E a trepidare non è solo la famiglia Shalit. Nelle mani di un commando palestinese ci sono anche il cameraman Olaf Wiig, cittadino neozelandese, e il giornalista americano Steve Centenni della rete tv Fox, rapiti da sconosciuti l'altro ieri a Gaza City. Anita Mc Naught, la moglie del cameraman neozelandese, ha lanciato ieri un appello: «Questo rapimento - ha detto - è assolutamente immotivato, un gesto distruttivo…Olaf e Steve sono esattamente il tipo di persone di cui i palestinesi di Gaza hanno bisogno per raccontare al mondo la loro storia».

A pagina 4 un articolo di Massimo Palladino sulla polemica tra le comunità ebraiche e il ministro degli Esteri Massimo D'Alema, completamente ricavato dai comunicati della Farnesina, ha l'incredibile titolo "Comunità ebraiche, attacco a D’Alema". In realtà le comunità ebraiche non hanno "attaccato" nessuno. Hanno solo espresso sconcerto e sgomento per l'ostentata vicinanza del rappresentante del nostro paese presso la comunità internazionale a un movimento terrorista antisemita responsabile di una guerra di aggressione contro Israele.

Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione dell'Unità


lettere@unita.it

Condividi sui social network:



Se ritieni questa pagina importante, mandala a tutti i tuoi amici cliccando qui

www.jerusalemonline.com
SCRIVI A IC RISPONDE DEBORAH FAIT