Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Continua la guerra dei fotomontaggi nuovi esempi di disinformazione antisraeliana
Testata: Il Foglio Data: 12 agosto 2006 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Foto asimmetriche»
Dal FOGLIO di sabato 12 agosto 2006:
La guerra postmoderna che si combatte in formato digitale continua. L’Associated Press ha diffuso tre giorni fa lo scatto di una bambina palestinese di cinque anni “uccisa da un bombardamento israeliano a Gaza” e tenuta tra le braccia dal padre in lacrime. Salvo poi correggersi ieri: la bambina era morta in un tragico incidente domestico. Giovedì il sito del New York Times, uno dei più frequentati al mondo, ha dovuto ritirare la foto “di soccorritori che estraggono un corpo dalle macerie della città di Tiro” dopo l’uscita di altre foto che mostravano il presunto cadavere, senza un granello di polvere addosso, deambulare poco dopo in perfetta forma. Hezbollah ha dovuto compilare una lista dei propri caduti, per ottenere i risarcimenti personali promessi a Teheran dal regime iraniano; la lista è finita in mano ai giornali libanesi, ma gli sciiti hanno ottenuto prontamente che non fosse pubblicata, per non rivelare la reale entità delle perdite. Una stessa donna anziana appare in due foto distinte, scattate a settimane di distanza davanti a due edifici diversi, mentre leva gli occhi al cielo disperata “davanti alla sua casa distrutta dai bombardamenti”. Nella notte polverosa del Libano in cui le vacche sono tutte nere e tutti gli Hezbollah sono “vittime civili dei raid aerei” di Israele, la sciatteria ideologica ha campo libero.
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