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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Corriere della Sera Rassegna Stampa
12.07.2006 La verità sui rapporti tra il governo Craxi e Israele
una lettera risponde a Bobo e Stefania Craxi

Testata: Corriere della Sera
Data: 12 luglio 2006
Pagina: 37
Autore: Guido Guastalla
Titolo: «I rapporti con Israele ai tempi di Craxi»

Una lettera inviata al CORRIERE della SERA del 12 luglio 2006:

 Sul Corriere del 4 luglio è riportato, oltre ad alcune frasi assai disinvolte di Ugo Intini e Bobo Craxi, un intervento più ampio di Stefania Craxi sul rapporto fra il Psi di Craxi e lo Stato d'Israele e il socialismo israeliano. Nel rimandare per un approfondimento al saggio di Antonio Landolfi «Il sogno di Rabin non sarà infranto», in «Perché Israele. Appuntamento a Gerusalemme» (S.Belforte & C., Livorno, www.libreriabelforte.com) vorrei fare alcune precisazioni.
Non desta meraviglia che le posizioni dei fratelli Craxi, divergenti su tutto, concordino quando si parla di Medio Oriente e Israele: basta leggere i loro interventi sull'argomento per rendersene conto. L'unilateralità delle ricostruzioni non aiuta né la storia né la politica. Nello stesso libro Peppino Caldarola, con la consueta onestà ricostruisce con ben altro approccio critico la posizione del Pci, consentendo agli attuali dirigenti, in primis Piero Fassino di procedere a superare gli errori del passato e ad impostare una politica più accettabile e condivisibile.
Non ha molto senso richiamare un discorso di Craxi del 1973, quando, come delfino di Nenni, uno dei più strenui amici di Israele, le sue posizioni erano evidentemente allineate a quelle del leader storico del socialismo italiano.
La mutazione nei rapporti fra Psi e Israele, iniziata nel 1972 con la segreteria De Martino, continuata con Craxi nel 1976, proseguita con la morte di Nenni nel 1980, si conclude nel 1985. Epurata l'ala filoisraeliana di Giorgio Gangi, Federico Coen, Paolo Vittorelli, Antonio Landolfi, i rapporti si guastarono rapidamente. Il 25 dicembre 1985 sull'Avanti! appare un articolo «Cresce il disagio dell'ala anti-Olp del Psi. Stasera al circolo Pitigliani un convegno su Nenni e Israele». La Voce Repubblicana definisce l'emarginazione dei socialisti filoisraeliani un vero «pogrom bianco».
Il 17 novembre era già apparsa sull'Avanti! una lettera di ebrei italiani socialisti intitolata «Perché sull'Olp e su Israele dissentiamo da Craxi»; in calce riportava le firme di Giorgio Sacerdoti e Roberto Bassi, rispettivamente presidenti delle Comunità ebraiche di Milano e Venezia, e del sottoscritto vicepresidente della Comunità di Livorno.
L'affaire dell'Achille Lauro con l'assassinio di Leon Klinghoffer, ebreo americano paralitico fu per gli ebrei italiani l'ultimo episodio traumatico che segnalò il definitivo distacco del socialismo italiano dalle ragioni di Israele. Concludo con le parole di grande onestà di Ottaviano Del Turco, pubblicate nel libro di cui sopra: «Bettino Craxi, al contrario, manifesta su questo terreno, la distanza più grande rispetto alla tradizione del suo leader (Nenni, ndr). Il Psi non rinnegò mai la linea rigorosa di difesa del diritto all'esistenza dello Stato di Israele. Ma tutto annegava in un sostanziale, e spesso unilaterale, sostegno alle ragioni dell'Olp».
Tutte le posizioni, oggi, sono naturalmente legittime, sul piano della politica estera. È importante però ricostruire il passato con onestà e senza mistificazioni.
Guido Guastalla
Assessore alla cultura Comunità ebraica di Livorno

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lettere@corriere.it

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