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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Rassegna Stampa
12.07.2006 Informazioni mancanti
ma essenziali a capire le notizie

Testata:
Autore: la redazione
Titolo: «A Gaza una guerra senza tempo - Gaza, sette morti Ma forse sulla crisi si apre uno spiraglio»
A pag. 11 di City di lunedi 10 luglio 2006 la redazione riporta un articolo dal titolo: ""A Gaza una guerra senza tempo" Il premier israeliano non accetta condizioni", accompagnato dalla foto di un carro armato israeliano.
 
Le operazione militari israeliane nella Striscia di Gaza andranno avanti per tutto il tempo necessario a conseguire gli obiettivi stabiliti: la liberazione del caporale Ghilad Shalit, rapito da un commando palestinese lo scorso 25 giugno in Israele, e la fine dei lanci di razzi Qassam contro il territorio israeliano. Questo, in sintesi, il messaggio di ieri del premier Ehud Olmert. Olmert ha affermato che quella in corso nella Striscia è "una guerra per la quale è impossibile fissare un calendario". E ha respinto la proposta palestinese di informazioni sulla salute del soldato in cambio della liberazione di alcuni palestinesi detenuti in Israele.
 
La guerra, non è, come il titolo potrebbe far pensare, senza tempo per un semplice capriccio, ma perché ha uno scopo preciso, quello, cioè di rendere inoffensive le basi di lancio dei missili che colpiscono le cittadine israeliane.
Se non si spiega, inoltre, il perché del rifiuto di Olmert di rilasciare "alcuni palestinesi" (mai chiamarli terroristi per carità!) si dà l'impressione che i palestinesi vogliano trattare, mentre il governo israeliano si irrigidisce su posizioni incomprensibili. Il che è del tutto falso. Si omette, infatti, che i rapitori hanno spesso mentito (come per es. nel caso del 18enne che fu, contrariamente a quanto detto all'inizio, fu ucciso immediatamente) e quindi gli israeliani rischierebbero di rilasciare persone pericolose in cambio di semplici notizie non verificabili e quindi inaffidabili.
 
 
A pag. 9 di City di martedi 11 luglio, la redazione riporta il seguente trafiletto dal titolo: "Gaza, sette morti Ma forse sulla crisi si apre uno spiraglio" accompagnato sempre dalla solita fotografia di un solito carro armato israeliano.
 
TEL AVIV (Israele) - Sette palestinesi sono rimasti uccisi ieri, nella Striscia di Gaza, in alcuni raid aerei israeliani. Tuttavia, sembrano aprirsi alcuni spiragli sulla crisi. Da Damasco Khaled Meshaal, il capo supremo di Hamas, ha chiesto formalmente a Israele il rilascio di prigionieri palestinesi per la liberazione del soldato israeliano rapito, il caporale Gilad Shalit, definito "un prigioniero di guerra".
Israele, da parte sua, non ha escluso la possibilità di liberare alcuni detenuti se Gilad sarà rilasciato. "Se il soldato sarà liberato - ha detto il ministro dell'Interno, Roni Bar On - potremmo considerare un rilascio di prigionieri". Ma il premier Ehud Olmert ha avvertito che qualsiasi scambio di prigionieri "con un'organizzazione terrorista sanguinaria come Hamas porterebbe grave danno allo Stato israeliano" (Agi, Ansa)
 
Non si capisce, quindi, da cosa sarebbe dato questo "spiraglio" nella "crisi"....

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cityroma@rcs.it

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