Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Gideon Meir, nuovo ambasciatore d'Israele in Italia il ritratto di Davide Frattini
Testata: Corriere della Sera Data: 07 luglio 2006 Pagina: 9 Autore: Davide Frattini - la redazione Titolo: «Ambasciata in Italia, da Gerusalemme arriva Meir - Ehud Gol lascia Roma dopo 5 anni»
Sul CORRIERE della SERA del 7 luglio 2006 Davide Frattini traccia un ritratto del nuovo ambasciatore d'Israele in Italia, Gideon Meir. Ecco il testo:
GERUSALEMME — Pochi minuti dopo il raid che uccide Abdel Aziz Rantisi a Gaza nella primavera del 2004, Gideon Meir è in diretta sulla Cnn per spiegare la strategia degli omicidi mirati. «Siamo una nazione sovrana che prende le proprie decisioni su come difendersi. Una nazione in guerra contro i terroristi. Non è stata una rappresaglia, non abbiamo tempo per le rappresaglie». Presentarsi in televisione, provare a spiegare le ragioni dello Stato ebraico, rispondere alle domande dei giornalisti europei o americani che gli israeliani hanno sempre considerato «poco equilibrati». Diplomazia e pubbliche relazioni, è stata questa la sua missione durante la seconda intifada. Meir, 59 anni, è stato nominato ieri ambasciatore in Italia, per sostituire Ehud Gol che quest'estate finisce il suo mandato. La decisione deve ora essere sottoposta al governo israeliano per l'approvazione e a quello di Roma per il gradimento. Sposato, con tre figli, negli ultimi anni è stato vicedirettore generale del ministero degli Esteri, con una delega per i media e gli affari pubblici. E' stato lui a organizzare le campagne israeliane per conquistare «i cuori e le menti» della comunità internazionale. Quando c'era da difendere la barriera di sicurezza davanti alla Corte dell'Aja (suggerendo di spedire in Olanda i rottami di un bus distrutto da un attentato kamikaze) o quando c'era da illustrare i benefici del ritiro da Gaza. «Bisogna mostrare al mondo — ripete sempre — che esiste un Paese al di là del conflitto, un Paese dov'è stata inventata la messaggistica per Internet di Aol e che può vantare otto vincitori di premi Nobel». E' convinto che per una democrazia diffondere il suo messaggio sia molto più difficile: «Perché non possiamo lasciarci andare alla propaganda. Per le dittature è più facile: slogan semplici, ripetuti in continuazione». Prima di Roma, ha lavorato come numero due nelle ambasciate di Londra e Ottawa, è stato console a Washington (tra il 1977 e il 1982 e ha fatto parte della delegazione agli accordi di Camp David). Ama cucinare, è appassionato di lirica e fa collezione di penne stilografiche. La moglie Amira è docente universitaria di studi biblici.
Un breve articolo sull'ambasciatore uscente, Ehud Gol.
Ehud Gol, nato a Gerusalemme nel '46, è stato ambasciatore di Israele in Italia dal 2001. Sposato, due figli, laurea in relazioni internazionali, ha cominciato la carriera diplomatica negli Stati Uniti, ed è stato tra l'altro portavoce del premier israeliano nel '91-92. Appassionato di calcio (lo stadio Olimpico gli mancherà), è diventato un protagonista della scena politico-diplomatica italiana
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