Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Il "tono di biasimo" e' un classico televisivo contro Israele da decenni. A volte tg.com fa' un buon servizio, a volte lo fa' pessimo. Oggi era pessimo (quello della Domitilla Savignoni ) . Il tono di biasimo lo dovrebbero usare contro Hamas, contro Hizballah, contro l' Arabia Saudita e contro l' Iran. Ed invece per quanto riguarda gli arabi ci vanno sempre con un tono tanto comprensivo... Con Israele no. Durante la guerra del Libano e' stato inventato il tono biasimante del telecronista ultra-preoccupato per ogni minima scorreggia israeliana, sopratutto quando le provocazioni degli arabi vengon taciute nel profondo del silenzio. E da allora e' rimasto quello. Oggi, ogni qualvolta Israele, sul proprio territorio, si difende, rispunta il tono del telecronista europeo preoccupatissimo dei carri armati israeliani intorno a Beirut, anche se Beirut e' stata abbandonata da ventiquattro anni, al telecronista non interessa. Lui e' pagato per rendere sempre un gran favore a chi da' il petrolio a tutto il mondo, provocando, ammazzando o ferendo israeliani, le cui vittime sono taciute da sempre su tutti i mezzi di comunicazione di massa. La diffamazione degli ebrei dei secoli passati si e' trasformata nella diffamazione degli ebrei d' Israele, lo spiega bene la Nirenstein nei suoi librei e nei suoi scritti ; io questo lo vedo alla TV e sui giornali internet. Con Hizballah, l' Iran e Hamas dovrebbero usare il tono dei radiocronisti democratici che descrivevano le malefatte dei nazisti, ma questo non rientra nella tradizione antisemita dei servizi televisivi.