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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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La Repubblica - Il Messaggero - Avvenire - Il Manifesto - Liberazione Rassegna Stampa
14.06.2006 D come demonizzazione
attraverso le omissioni, la manipolazione dei fatti o l'invettiva

Testata:La Repubblica - Il Messaggero - Avvenire - Il Manifesto - Liberazione
Autore: Alberto Stabile - Eric Salerno - la redazione - Camile Eid - Michele Giorgio - la redazione - Danilo Zolo
Titolo: «Cronache da Israele a Autorità palestinese»

La REPUBBLICA di mercoledì 14 giugno 2006 pubblica a pagina 14 una cronaca di Alberto Stabile intitolata "Raid su Gaza: 11 morti, 2 bambini" vi si legge che Israele avrebbe  colpito gli artificieri della Jihad "senza esitare davanti al fatto che l'obiettivo si stava muovendo in uno dei più affollati quartieri di Gaza", dunque, si suggerisce, spietatamente.
In realtà Ii piloti israeliani hanno lanciato i missili prima che la folla si radunasse intorno al velivolo e non hanno poi potuto nè distruggerlo nè deviarlo (quest'ultima operazione avrebbe messo egualmente a rischio i civili).
Secondo Stabile, poi, sulla strage di Gaza "il mistero continua". Un'affermazione fatta nonostante Israele abbia fornito prove della sua ricostruzione e Hamas, che le prove le ha occultate per quanto ha potuto rimuovendole dal luogo della tragedia, abbia semplicemente, come scrive lo stesso Stabile, accusato Israele di mentire.

Sempre a pagina 14 viene pubblicato l'altro articolo di Stabile "La rabbia degli isrealiani di Sderot "abbandonati sotto i razzi palestinesi".
I civili della città sotto attacco da parte dei terroristi vi sono descritti come una comunità rabbiosa  e  sempre più "chiusa al dialogo".
Al dialogo con chi non vuole altro che ucciderli?

Il MESAGGERO pubblica una cronaca di Eric Salerno, che non riporta la spiegazione dei militari israeliani, ma sostiene che il radunarsi della folla dopo il primo lancio sarebbe stato "normale". Una valutazione del tutto soggettiva in luogo dell'informazione sui dati di fatto.
Nell'articolo compare anche un ex esperto del Pentagono a Gaza per Human Rights Watch che, avendo esaminato la spiaggia di Gaza dopo la "ripulitura" effettuata da Hamas avrebbe confermato la versione palestinese.
Il titolo "Gaza: due missili israeliani esplodono tra folla:11 morti", distorce completamente la dinamica dei fatti

AVVENIRE  pubblica una cronaca che non riporta la spiegazione israeliana dell'avvenimento. La replica palestinese alla commissione d'inchiesta israeliana sulla strage della spiaggia di Gaza, "la strage è avvenuta  quando ancora i mezzi israeliani stavano sparando", benchè non sia fondata su nessun elemento di prova, è riportata senza commenti.
L'intervista di Camile Eid all'ex ministro della Sanità palestinese al Zaanun registra acriticamente una insinuazione sulla presenza di infiltrati nei territori,   che cercherebbero di produrre lo scontro tra Hamas e Fatah,la cui lotta per il potere è in realtà  sotto glio occhi di tutti

Il MANIFESTO pubblica a pagina 4 una cronaca di Michele Giorgio che fin dal titolo "Strage di Gaza, Israele si assolve" attua una preventiva svalutazione dei risultati della Commissione d'inchiesta israeliana sulla strage della spiaggia di Gaza.
Sull'operazione contro i terroristi della Jihad il giudizio è di totale condanna e la spiegazione israeliana sulla morte dei civili non è riportata.
Un trafiletto, "Emergenza neonati" è dedicato agli effetti della mancanza di medicine a Gaza.
Nessun cenno al rifiuto da parte palestinese delle medicine offerte gratuitamente da Israele.
Un altro trafiletto "L'ammazza-arabi linciato... arrestati sette arabi palestinesi" spiega che quando un terrorista è ebreo può essere linciato.
Eccone il testo:


Arabo-israeliani cornuti e mazziati, si potrebbe dire. A dieci mesi da quando un soldato israeliano, per protestare contro lo sgombero di un po' di coloni da Gaza, era salito su un bus di linea e a Shefaram, città drusa in Israele, aveva preso a sparare all'impazzata contro i passeggeri arabi, uccidendone 4 e ferendone altri 20 prima di essere linciato dagli stessi passeggeri, la scorsa notte 500 poliziotti israeliani hanno arrestato 7 cittadini arabo-israeliani. A poco sono valse le (ovvie) spiegazioni che quell'atto di reazione fu una sorta di legittima difesa per impedire nuove vittime dal momento che il soldato continuava a sparare.

Evidentemente questa versione dei fatti potrà essere verificata o confutata  nel corso del processo...
Il MANIFESTO dimentica che la notizia che sta commentando riguarda un arresto, non una sentenza.

LIBERAZIONE dedica l'apertura di prima pagina al conflitto mediorientale.
Spicca un editoriale di Danilo Zolo che vede nella strage della spiaggia di Sultanya l'ennesima espressione di una volntà di distruzione del popolo palestinese che caratterizzerebbe Israele e il sionismo fin da Theodor Herzl.
Israele come "piccolo (o grande) Satana" razzista e sanguinario.
Toni e concetti non dissimili da quelli della più aggressiva e demonizzante propaganda araba.  

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