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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Leggo - Metro Rassegna Stampa
13.06.2006 Una comissione d'inchiesta cancellata e una tregua immaginaria
confronto tra i quotidiani gratuiti

Testata:Leggo - Metro
Autore: la redazione
Titolo: «Tre vittime a Gaza. Medio Oriente, raid e angoscia - Raid israeliani colpiscono Gaza»

A pag. 2 di Leggo la redazione riporta un trafiletto dal titolo: "Tre vittime a Gaza. Medio Oriente, raid e angoscia", accompagnato da una foto con la seguente didascalia: "Il trasporto di un ferito".

Seconda giornata di sangue e morti, ieri, a Gaza e nella vicina Beit Lahya dove, in seguito a dure raid aerei israeliani, sarebbero morti tre militanti di Hamas e altre tre sarebbero rimasti feriti. I raid aerei sarebbero stati la risposta alla pioggia di razzi Qassam che i militanti di Hamas stanno sparando da due giorni su Sderot e sul Negev. Una reazione alla cosiddetta strage della spiaggia di venerdì, durante la quale un attacco, attribuito dai palestinesi agli israeliani, ha provocato la morte di otto civili annientando una intera famiglia. Lo stato di Israele ha elevato lo stato di allerta nel timore di attentati.

La pioggia di missili, non avviene soltanto da due giorni, ma è quotidiana dal disimpegno da Gaza nell'agosto scorso. Non è quindi una "reazione alla cosiddetta strage della spiaggia di venerdì", ma una vera e propria aggressione contro i civili israeliani costretti a passare la maggior parte del loro tempo in bunker e rifugi antimissili. Giusto poi dire che sono i palestinesi ad attribuirne la colpa agli israeliani, ma non è corretto non riferire dell'indagine  dell'esercito israeliano , le cui conclusioni, che escludono che a causare la strage sia stato un proiettile isrealiano, sono state rese note dopo l'uscita in edicola del giornale, ma si basano su elementi erano noti fin da ieri.

Più corretto Metro, sebbene anch'esso attribuisca la "rottura della tregua" (quando mai ce n'è stata una?) all'incidente di Gaza. Perché riferisce non solo dell'inchiesta e dei dubbi israeliani, ma anche del sequestro lampo di uno studente ebreo americano a Nablus. A pag. 4 la redazione firma un articolo dal titolo: "Raid israeliani colpiscono Gaza"

Non c'è tregua alla violenza che continua a sconvolgere Gaza: tre palestinesi, tutti militanti, sono stati uccisi da due raid aerei consecutivi israeliani ieri mattina nella Striscia. Un terzo raid in serata ha distrutto un'auto e i quattro occupanti sono rimasti feriti. Tra le vittime alcuni leader del braccio armato di Hamas, le Brigate Ezzedin al-Qassam. Da un po' di tempo Israele colpiva solo la Jihad risparmiando Hamas, ma ora lo scontro si è riaperto. Ieri i militanti palestinesi hanno lanciato una decina di razzi da Gaza verso Israele. Le operazioni israeliani sono puramente difensive, insiste il premier Olmert, che ha spiegato alla radio che l'esercito israeliano è "il più morale del mondo". Olmert ha espresso il suo dispiacere per la strage di venerdì quando missili israeliani hanno colpito una spiaggia di Gaza falciando una famiglia di palestinesi: almeno otto i morti civili, due bambini di pochi mesi. E' stato l'episodio che ha provocato la rottura della tregua di Hamas. Ci sarà un'inchiesta: ieri alcuni giornali israeliani hanno espresso il dubbio che la strage sia responsabilità di razzi palestinesi.
 Referendum
Intanto Abu Mazen cerca un accordo con Hamas sul referendum che ha annunciato peril 26 luglio e che sta spaccando i palestinesi. Sequestro lampo per studente Usa Sequestro lampo per uno studente ebreo di nazionalità statunitense. Il giovane era stato rapito a Nablus, in Cisgiordania, e dopo essere rimasto per breve tempo in mano a un gruppo di miliziani palestinesi, è stato consegnato all'esercito israeliano. Le Brigate dei martiri di Al-Aqsa, gruppo armato legato a Fatah, avevano in un primo tempo rivendicato il rapimento e, come riscatto, avevano chiesto che venissero liberati tutti i prigionieri palestinesi detenuti nelle carceri israeliane. (apcom)

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