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Luce nel buio del tunnel. Come gli ostaggi a Gaza celebravano Hanukkah 13/12/2025

Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.



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Panorama Rassegna Stampa
08.05.2006 Cosa c'é di strano?
nei roghi delle bandiere israliane, se si accetta la cultura dell'odio che li promuove

Testata: Panorama
Data: 08 maggio 2006
Pagina: 26
Autore: Andrea Marcenaro
Titolo: «Le bandiere israeliane»

PANORAMA datato 11 maggio 2006 pubblica un breve articolo di Andrea Marcenaro, nella rubrica "Il  teatro dei pupi". Perfetto nel denunciare l'ipocrisia di quanti, pur condannando i gesti  eclatanti di chi brucia le bandiere di Israele , tollerano e alimentano la cultura dell'odio alla quale le frange più estremiste ( o solo  più stupide?) della sinistra antisemita.
Ecco il testo:
 

Se fino a pochi mesi fa il primo ministro israeliano Ariel Sharon era semplicemente un falco, un parafascista e un massacratore di civili palestinesi. Se innalzare un muro di difesa contro il terrorismo veniva indicato come estrema prepotenza di Israele e sua ultima vergogna. Se la reazione mirata contro i responsabili e i mandanti degli attentati suicidi nei bar, nelle pizzerie e negli autobus di Tel Aviv o di Gerusalemme viene costantemente raccontata come turpe rappresaglia dei prepotenti contro il popolo palestinese. Se Yasser Arafat viene indicato come grande corruttore e impronunciabile mascalzone, ora che é morto, salvo essere esaltato come un eroe e un simbolo della giusta resistenza fintanto che era vivo. Se turpi accostamenti tra l'odierna Israele e il Terzo Reich vengono non si dice incoraggiati, questo non più, ma trascurati con un'alzata di spalle. Se il diseredato arabo che inneggia alla distruzione di Israele é in prima di tutto un diseredato, in seconda istanza un diseredato, in terza un diseredato, e mai, o quasi mai, un distruttore. Se non si riflette volentieri sul fatto che spesso attentatori, kamikaze e odiatori di ebrei sono tutt'altro che diseredati. Se tutto questo é vero, allora cosa c'é di così strano, o così tanto da indignarsi se qualche bandiera con la Stella di Davide viene bruciata per strada di tanto in tanto?

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