Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Imparziale chi chiama "militanti" i terroristi ? un ritratto della BBC che non convince
Testata: Corriere della Sera Data: 04 maggio 2006 Pagina: 10 Autore: un giornalista Titolo: ««I morti palestinesi meno visibili» Un rapporto accusa le news Bbc»
Una televisione che sistematicamente chiama i terroristi palestienesi "militanti" può essere ritenuta imparziale o addirittura eccessivamente sbilanciata a favore di Israele? Sì secondo un articolo pubblicato da CORRIERE della SERA del 4 maggio 2006 che riprende acriticamente le tesi di una commissione indipendente sulla BBC. Per la quale la BBC farebbe più caso ai morti israeliani che a quelli palestinesi. Si dovrebbe ricordare che esistono molte differenze tra i morti del terrorismo e quelli provocati dalle reazioni israeliane: queste ultime non prendono di mira i civili e sono , appunto, reazioni, non aggressioni. E' questa la contestualizzazione che la BBC farebbe bene a fare nelle sue cronache. In quanto al presunto credito concesso alle fonti israeliane rispetto a quelle palestinesi, non si può che osservare che il controllo politico dei media nell'Anp produce una costante, e dimostrata, distorsione dell'informazione a fini propagandistici. Quale imparzialità sarebbe quella che concedesse un eguale credito a fonti libere o comunque poste sotto il controllo di una libera stampa e a fonti controllate e manipolate con finalità politiche da un potere non limitato ? Ecco il testo:
LONDRA — «Vuoti di informazione, analisi, contesto e prospettiva». Il giudizio severo sulle news del conflitto israelo-palestinese prodotte dalla Bbc è contenuto nel rapporto di una commissione indipendente al «Board of governors» (il consiglio d'amministrazione della British Broadcasting Corporation). Lo studio premette che «non c'è parzialità deliberata o sistematica» nell'informazione e che ci sono grandi professionisti sul campo e ottimi programmi, ma per il resto è una serie di contestazioni brucianti. La prima sul linguaggio, definito «incoerente, incompleto e fuorviante». Due parole in particolare mancano dai notiziari Bbc: «terrorismo» e «terrorista». È la direzione dell'azienda che ha consigliato ai suoi giornalisti di evitare la definizione «terrorista», con la motivazione che «può rappresentare una barriera alla comprensione» dei fatti. Ma la commissione osserva che «mettere una bomba su un autobus per seminare la morte, pretendendo di farlo per l'avanzamento di una causa, è un atto terroristico che non può essere spiegato con nessun'altra parola». Torna la vecchia critica alla Bbc di nutrire prevenzioni filo-palestinesi e velatamente anti-semite, dunque? No. Perché il rapporto rimprovera anzi ai giornalisti e ai loro direttori di non spiegare agli ascoltatori «l'asimmetria» del conflitto e di farsi «abbagliare dalle immagini impressionanti e disponibili dei fatti di cronaca, che distraggono dal quadro politico più importante». Per essere chiari, la relazione sostiene che siccome circolano più immagini di civili israeliani massacrati, i morti della parte palestinese contano di meno. E siccome il governo israeliano è aperto e disponibile nei confronti della stampa, la sua voce sovrasta quella delle fonti palestinesi. Questione scivolosa. Nelle redazioni della Bbc rispondono: ma non eravamo etichettati come filo-palestinesi? Questa è la prova della nostra imparzialità.
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