Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Censura di fatti scomodi, enfatizzazione di dichiarazioni strumentali così si costruisce l'immagine di un'Hamas "moderata"
Testata: Il Mattino Data: 25 aprile 2006 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «Condanna anche da Hamas: « È un atto criminale»»
Continua la campagna per migliorare, presso i lettori, l’immagine di Hamas. Hamas “condanna”, dicono i media italiani. Ma Hamas è la stessa organizzazione che, dopo aver approvato la strage di Tel Aviv, ha nominato un terrorista pluriomicida, Jamal Abu Samhadana, a un’importantissima carica istituzionale (direttore generale del Ministero dell'Interno e della Sicurezza Nazionale). E’ la stessa organizzazione a cui appartengono gli uomini arrestati in queste ore in Giordania perché stavano ultimando le preparazioni per un attentato terroristico nel regno Hashemita (http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3243639,00.html). Questi ultimi due avvenimenti sono stati completamente censurati dai mezzi d’informazione italiani, che potranno così urlare: “Hamas condanna" Ecco dal MATTINO del 25 aprile 2006 l'articolo "Condanna anche da Hamas: « È un atto criminale»: Il presidente palestinese Abu Mazen ma anche il governo Anp guidato da Hamas hanno condannato gli attentati di Dahab, esprimendo le loro condoglianze al presidente e al popolo egiziano. Il portavoce del premier palestinese Ismail Haniyeh (Hamas), ha affermato che il suo governo «condanna fermamente questo atto criminale, che offende la nostra fede, è contrario agli interessi della sicurezza nazionale palestinese e lede gli interessi arabi»
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