Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La Lega araba intanto riconosca Israele una risposta ad avventurose ipotesi negoziali
Testata: Il Foglio Data: 21 aprile 2006 Pagina: 3 Autore: la redazione Titolo: «Riconoscete Israele, subito»
Dal FOGLIO di venerdì 21 aprile 2006:
Piero Fassino ha detto che per cercare di risolvere la questione mediorientale un buon punto di partenza è la Lega araba. Ha ribadito il fatto che sia giusto tagliare i fondi a un governo come quello di Hamas che piange miseria e poi giustifica gli attacchi terroristici come quello che ha colpito Tel Aviv pochi giorni fa. La tesi di Fassino è da prendere in considerazione – così come è stata quella di Rutelli, che durante la campagna elettorale, ha affermato che l’unico momento positivo del governo della Cdl è stato il riposizionamento a favore di Israele – soprattutto perché Prodi ha già fatto un mezzo pasticcio con Hamas, tanto da dover smentire la traduzione “impropria” di al Jazeera. Soprattutto perché gran parte della coalizione che andrà al governo in Italia è sfrontatamente possibilista sul dialogo con Hamas. Ma anche nelle parole di Fassino c’è un intoppo, anzi due, che devono essere superati con una politica cristallina. Il primo riguarda la natura stessa della Lega araba. Ci auguriamo che il segretario dei Ds non faccia riferimento a questa Lega, a questa formazione che è talmente in crisi da non riuscire più a riunire i suoi vertici (all’ultimo, a Karthoum, ben otto capi di governo non si sono presentati), che è così impotente da non sapere neppure da che parte voltarsi per fermare le stragi del Darfur. Ci auguriamo che Fassino non faccia riferimento a questa Lega che promette finanziamenti a gruppi e stati filoterroristi. Ma è vero che, se cominciano le pressioni per una rifondazione della Lega araba, potrebbero acquistare credibilità anche le richieste (arabe) pervenute a Hamas che insistono sul riconoscimento dello stato d’Israele. Ed ecco il secondo intoppo. Come fa un paese come l’Arabia Saudita, che non riconosce l’esistenza di Israele, a chiedere a Hamas di farlo? Semplice: non può. Allora la Lega araba va bene, ma soltanto senza l’illusione fraudolenta che una terza via con un Hamas sia possibile. L’unico modo per essere credibili e seri è chiedere a tutti i paesi arabi una cosa: riconoscete il diritto di Israele a esistere, e fatelo subito.
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione de Il Foglio lettere@ilfoglio.it