Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Spett.le Redazione, come ho scritto in un articolo (Il mondo occidentale unito sul caso Iran, pubblicato da ragionpolitica) il paragone tra Hitler ed Ahmadinejad appare, purtroppo, sempre più appropriato. A questo punto la questione posta dall'ex leader dei Repubblicani americani al Congresso, Newt Gingrich, non può, a mio avviso, essere elusa. Noi in chi ci riconosciamo? Siamo Stanley Baldwin, il primo ministro britannico che negli anni Trenta rifiutò di riarmarsi e di affrontare il nemico, oppure siamo Winston Churchill, uno degli artefici della vittoria alleata? A noi la scelta. Personalmente penso che ci sia una unica risposta: "You ask, What is our policy? I will say; It is to wage war, by sea, land and air, with all our might and with all the strength that God can give us. . . . That is our policy. You ask, What is our aim? I can answer with one word: Victory--victory at all costs, victory in spite of all terror, victory, however long and hard the road may be; for without victory there is no survival." --Winston Churchill, first speech as prime minister to the House of Commons May 13, 1940