Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Testata: ANSA Data: 10 febbraio 2006 Pagina: 0 Autore: la redazione Titolo: «Putin apre ad Hamas Israele critica»
Putin apre ad Hamas. Questa è la notizia che riporta più o meno correttamente l’ansa, in una sua news, di Venerdì 10 Febbraio. Ci sarebbe da aggiungere che Hamas è una organizzazione terroristica, più che movimento islamico. Organizzazione che ha rivendicato numerosi attentati kamikaze contro civili israeliani innocenti. E che questa organizzazione non ha mai riconosciuto lo Stato d’Israele e pone come obiettivo l’uccisione di tutti gli ebrei del mondo. Sicuramente lo spazio è poco per una semplice news.
Ma proviamo a guardare la foto che accompagna la notizia. Un Putin santificato. Infatti oltre al suo viso, troviamo sopra la sua testa il disegno di una corona con una croce. Non si poteva trovare un’altra foto che non santificasse Putin, in coincidenza con scelta di apertura ad Hamas?
Riportiamo per intero l’articolo, che si può leggere da questo link
Katsav e Peres, iniziativa assurda e controproducente (ANSA)- GERUSALEMME,10 FEB - Aspre critiche in Israele alla decisione di Putin di invitare Hamas per discutere sul futuro del processo di pace israelo-palestinese. Il movimento islamico palestinese ha vinto le elezioni Anp in gennaio. Il presidente israeliano, Katsav, ha detto che la mossa di Putin e' "un passo assurdo" che puo' provocare "danni politici". Per Peres, uno degli artefici degli accordi di Oslo, in questo modo "la Russia si fa beffe delle posizioni del Quartetto" e del Tracciato di pace gia' stabilito.