Chi sta affamando davvero Gaza Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello
Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.
Giovedì 15 dicembre a pagina 7 del tabloid gratuito CITY, troviamo una intervista di Gianluca Mercuri alla europarlamentare Lilli Gruber, che cerca di legittimare Khamenei leader spirituale dell’Iran. L’intervista si ritrova nella pagina che riporta le ultime dichiarazioni di Ahmadinejad, e si intitola "Ma dietro c’è uno scontro interno". Con la congiunzione avversativa "ma", il redattore cerca di circoscrivere le frasi antisemite del leader iraniano. Anche Gruber, nella sua intervista utilizza questa congiunzione, nella sua risposta infatti leggiamo "ma l’Iran è un paese misterioso: spesso non è come appare". Inquietante è poi il modo in cui la Gruber cerca di argomentare questo assunto . Secondo la ex conduttrice del TG1 Khamenei, massima guida spirituale dell’Iran, preferisce il dialogo rispetto all’isolamento. Cosa fa immaginare all’europarlamentare Gruber che Khamenei cerchi il dialogo? Proprio pochi giorni fa, l’agenzia giornalistica Agi riportò frasi aberranti di Khamenei, che esortavano a mettere in pratica i progetti nazisti di Ahmadinejad. Da una pagina del sito dell’Agi, che troviamo a questo link (http://www.agi.it/news.pl?doc=200512131751-1220-ROM-POL-A-EST&page=0&id=agionline.esteri), infatti si legge che Khamenei ha incontrato i terroristi di Hamas esortandoli a non cercare il dialogo con il "regime sionista", proseguendo invece con la guerra santa, unico modo per arrivare alla "liberazione della Palestina". Inoltre per Gruber è scontato, e non necessita di prove, che l’esperienza irachena sia stata fallimentare. E' anche scontato che le donne e i giovani, cambieranno il regime iraniano se un "attacco esterno non aiuterà i conservatori".
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