Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
Tesi assurde: le elezioni israeliane mettono a rischio la pace, i razzi di Hezbollah no secondo il segretario generale dell'Onu
Testata:Informazione Corretta Autore: la redazione Titolo: «La democrazia israeliana mette a rischio la pace, i razzi di Hezbollah no»
Da un articolo della Repubblica on Line del 22.11.2005:
"New York il segretario generale delle Nazioni Unite ha espresso il timore che l'arroventato clima elettorale in Israele congeli i passi avanti nel processo di pace. "Durante la campagna elettorale" ha detto Kofi Annan, "alcune proposte o questioni potrebbero non essere portate avanti e per un po' si potrebbe presentare una situazione di stallo. Spero che queste elezioni vadano avanti senza problemi così da poter tornare a premere sulle parti per il processo di pace". Il Segretario Generale delle Nazioni Unite Kofi Annan si permette di esprimere il suo timore per il clima arroventato (chissà perchè per Israele vengono senpre usati questi termini così roboanti) in Israele che si avvia alle elezioni anticipate. Manifestando anche la preoccupazione che questo clima arroventato come lui lo definisce possa ritardare il processo di pace avviato con il ritiro da Gaza. Clima che invece si ritrova in qualsiasi democrazia occidentale dove durante le campagne elettorali ci sono scambi di accuse e partiti che si formano o si coalizzano ma che restano sempre nell'ambito del vivere civile e della libertà di opinione. Invece non si permette di dire nulla sul clima, questo si arroventato, detrrminato dagli atatcchi di Hezbollah (vedi l'articolo : Violento attacco Hezbollah sul nord di Israele. (http://www.israele.net/articles.php?id=974)
Insomma per il Segretario Generale non sono i violenti attacchi degli Hezbollah che possono minare il processo di pace ma il clima arroventato dell'inizio della campagna elettorale per le prossime elezioni che si terranno nel Marzo del 2006 in Israele. Possiamo un giorno sperare che il Signor Kofi Annan si comporti obiettivamente? Oppure dobbiamo tenercelo cosi?