Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Terroristi palestinesi in Iraq ma per l'agenzia sono "rifugiati" che si uniscono agli "insorti"
Testata: ANSA Data: 17 novembre 2005 Pagina: 1 Autore: la redazione Titolo: «Libano: rifugiati palestinesi a fianco insorti iracheni»
Una notizia ANSA: IRAQ: LIBANO,RIFUGIATI PALESTINESI A FIANCO INSORTI IRACHENI A SIDONE CONDOGLIANZE A FAMIGLIE QUATTRO INTEGRALISTI UCCISI (ANSA) - BEIRUT, 17 NOV - Un numero crescente di integralisti palestinesi sta abbandonando i campi profughi in Libano per andare a combattere a fianco degli insorti antiamericani in Iraq, dove quattro miliziani del gruppo Esbat al-Ansar (Lega dei partigiani) sono stati uccisi solo nell'ultima settimana. Lo ha riferito oggi il quotidiano libanese Daily Star. ''Un gruppo di ben addestrati mujahiddin (combattenti) di Esbat al-Ansar sono riusciti a raggiungere l'Iraq e a compiere attacchi contro le forze crociate e sono morti degnamente'', ha confermato al quotidiano Abu Sharif, il portavoce del gruppo integralista che ha la sua base nel campo profughi palestinese di Ain el-Hilweh, alla periferia di Sidone, il centro portuale 70 km. a sud di Beirut. ''E' nostro dovere aiutare ogni musulmano nel mondo. Per questa ragione, un gruppo di mujahiddin di Esbat al-Ansar e' andato a combattere la guerra santa in Iraq dopo non essere stato in grado di farlo in Palestina'', ha aggiunto Abu Sharif. Il portavoce ha precisato che due miliziani, Ahmad Yassin e Saleh Shayeb, sono stati uccisi la settimana scorsa, mentre Nidal Mustafa, fratello di un dirigente di Esbat al-Ansar, e Mohammmad al-Kurdi, l'unico libanese del gruppo, sono stati invece uccisi martedi'. ''Non ne abbiamo paura'', ha poi affermato Abu Sharif, rispondendo a una domanda su eventuali timori di Esbat al-Ansar per possibili rappresaglie Usa contro il gruppo integralista in Libano. Le famiglie degli uccisi hanno intanto ricevuto ieri a Sidone le condoglianze di decine di palestinesi appartenenti alle diverse fazioni, ma anche di alcuni libanesi, e il padre dello scomparso Mustafa ha dichiarato: ''Il nostro unico conforto per questi martiri e' che hanno ucciso e ferito i nemici di Dio''. (ANSA).
Si noti l'assurdità del titolo, che annuncia: "rifugiati" palestinesi a fianco di "insorti" iracheni. E' ovvio che i palestinesi che oggi vivono in Libano non sono più "rifugiati" delle guerre del 48 e del 67 (anche quelli che lo sono stati inizialmente oggi non lo sono più: sono una popolazione discriminata tenuta nei campi profughi per motivi politici e sequestrata dalle organizzazioni terroristiche). Se anche il termine "rifugiati" fosse in generale corretto, comunque, diventerebbe del tutto improprio per indicare coloro che si uniscono ai terroristi in Iraq. Non sono i "rifugiati", ma i terroristi palestinesi ad essere accanto agli "insorti" iracheni.
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