Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello
Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.
La visita in Italia del presidente israeliano Katsav che ricorda il pericolo rappresentato da Hamas
Testata:Corriere della Sera Autore: Maurizio Caprara Titolo: «Katsav ricorda a Roma»
Il CORREIRE DELLA SERA di mercoledì 16 novembre 2005 pubblica a pagina 14 una cronaca della visita del presidente israeliano Katsava in Italia.
Ecco il testo: ROMA — Mentre la bandiera bianca con la stella di Davide azzurra sventolava sul Quirinale a fianco di quella italiana, Carlo Azeglio Ciampi ha sostenuto che la ricerca della pace «non può essere un processo dalla durata indefinita»: «Sollecita Israele a cessare ogni attività di insediamento; a facilitare la libertà di movimento dei palestinesi nei territori; a tener conto, nella dislocazione della barriera che sta costruendo per consolidare la propria sicurezza, delle frustrazioni e delle reazioni tra i palestinesi». Moshe Katsav, il presidente di Israele, poco dopo, ha risposto esponendo senza levigarla la linea del suo Stato, un Paese che non riesce a ritrovare piena serenità e una routine senza rischi di attentati anche se ha cominciato a restituire ai palestinesi una parte dei territori che erano occupati. «Comprendiamo le vostre aspettative», ha risposto Katsav riferendosi all'Europa. «Credeteci, la nostra volontà di pace è più grande di ogni altra», ha affermato. Poi ha elencato una serie di motivi di insoddisfazione: «Facciamo una concessione dopo l'altra. È naturale che ci aspettiamo una trattativa senza il pericolo del terrorismo»; «Purtroppo l'Autorità palestinese non fa alcun passo per fermare le organizzazioni terroristiche»; «Il mondo loda Israele per essersi ritirata da Gaza, però dopo sono state introdotte armi più grosse e si sono formate cellule di al Qaeda»; «Non possiamo accettare che Hamas entri nella leadership palestinese quando fa appello a distruggere Israele». È parso soprattutto un modo per far capire all'Italia che non sarebbero apprezzate accondiscendenze verso l'Autorità palestinese finché Abu Mazen (pur essendo «un vero partner per la pace», secondo Katsav) non tradurrà le intenzioni in fatti. L'Anp, più tardi, ha contestato la tesi su al Qaeda a Gaza. Nel pomeriggio, Pier Ferdinando Casini ha presentato all'aula di Montecitorio il primo presidente di Israele in visita di Stato in Italia. Battimani generale. «L'unanimità di questi applausi rappresenta bene lo stato d'animo degli italiani verso lo Stato d'Israele», il commento del presidente della Camera. Per Katsav, ricevuto anche da Marcello Pera al Senato, il Quirinale ha offerto in serata un ricevimento. Tavolo a U nel «Salone delle feste», 188 invitati tra i quali gli ambasciatori di Egitto e Giordania, smoking d'obbligo per i maschi. Ciampi, oltre a definire l'ebraismo «da sempre intrecciato alla storia d'Italia», ha confermato le sue esortazioni della mattina. Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla direzione del Corriere della Sera . Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.