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Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele 06/04/2025

Jordan Peterson intervista Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele
Video con sottotitoli italiani a cura di Giorgio Pavoncello

Jordan B. Peterson intervista il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu sulla storia di Israele e sul diritto degli ebrei alla loro terra ancestrale, la Terra d'Israele, situata tra il fiume Giordano e il Mar Mediterraneo. Questa è la risposta alla narrazione falsa araba e alla loro assurda rivendicazione della terra di Israele, la patria del popolo ebraico da tempo immemorabile. La risposta a qualsiasi rivendicazione araba su una terra che chiamano "Palestina". La terra di Israele, che hanno invaso, non è mai stata terra araba e non sarà mai loro.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
07.11.2005 L'Iran continua a minacciare
commento alle dichiarazioni del portavoce del regime

Testata:Informazione Corretta
Autore: la redazione
Titolo: «Continuano le minacce dell'Iran»
Domenica 6 novembre 2005 Repubblica.it pubblica il seguente articolo:
ROMA - Un linguaggio "non compatibile" con la carica di ministro degli Esteri "e con la gloria e l'onore della nazione italiana". E' duro il commento del portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Hamid Reza Asefi, in merito alle dichiarazioni fatte giovedì dal ministro degli Esteri Gianfranco Fini, che aveva annunciato la sua rinuncia a prendere parte alla fiaccolata davanti all'ambasciata iraniana a Roma perché - tra l'altro - temeva reazioni da parte iraniana con "conseguenze lesive dei nostri interessi nazionali e della sicurezza dei nostri connazionali".
Si puo' dare torto a Fini?


"Qualcuno - ha affermato Asefi nel corso della consueta conferenza stampa settimanale - ha perso il senso della sua posizione nella realtà". Riferendosi a Fini, ha aggiunto: "Che andasse o non andasse alla manifestazione, per noi non era importante. E non deve pensare che qualcosa di speciale sarebbe accaduto".
Fini ha perso il senso della realtà, e le affermazioni del presidente della Repubblica Islamica dell'Iran Mahmud Ahmadinejad hanno senso nella realtà?

Quanto alla sicurezza degli italiani in Iran, Asefi ha affermato che "l'ospitalità iraniana è ben conosciuta nel mondo e a nessuno straniero è mai stato mancato di rispetto". "Al contrario - ha insistito - l'ostilità contro gli stranieri e l'Islam è qualcosa che viene dall'Occidente".

Bisognerebbe chiederlo ai funzionari dell'ambasciata USA sequestrati a Teheran ed avere conferma.


Asefi ha sottolineato che Teheran, dopo la disputa di questi giorni, non intende "prendere misure affrettate" per quanto riguarda i rapporti economici con l'Italia, primo partner commerciale della repubblica islamica nell'Unione europea. "Ma è chiaro - ha avvertito - che le relazioni politiche ed economiche saranno bilanciate e connesse le une con le altre". Le relazioni bilaterali, ha detto ancora il portavoce, "devono essere basate sul rispetto e su una posizione di eguaglianza".
Per cui anche se per il momento non ci saranno misure di ritorsioni affrettate nei confronti dell'Italia, ci saranno in futuro, più meditate e più incisive, praticamente quello che aveva detto Fini che però ha "perso il senso della realta".


Asefi ha detto che lo stesso concetto, valido non solo per l'Italia ma in generale per le relazioni dell'Iran con tutti i Paesi, è stato sottolineato oggi dal presidente Mahmud Ahmadinejad durante una visita al ministero degli Esteri. "Il presidente - ha spiegato il portavoce - ha detto che le autorità economiche della Repubblica islamica non sono autorizzate a prendere alcuna iniziativa senza il coordinamento con il ministero degli Esteri e le autorità politiche del sistema".
Per cui uomo avvertito mezzo salvato


Nelle ultime settimane le importazioni dalla Gran Bretagna e dalla Corea del Sud sono state fortemente limitate dopo che i due Paesi hanno preso una posizione decisamente critica del programma nucleare iraniano in seno all'Aiea, l'Agenzia internazionale per l'energia atomica.


Vuole la sua bombetta atomica e la libertà di poterla usare, e guai a chi parla.


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