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Chi sta affamando davvero Gaza 06/06/2025

Chi sta affamando davvero Gaza
Video di Naftali Bennett a cura di Giorgio Pavoncello

Chi sta affamando Gaza? Gli aiuti alimentari da Israele alla popolazione della Striscia sono aumentati ormai del 40% rispetto al periodo pre-bellico. Eppure continuiamo a vedere scene di persone affamate che si accalcano per accaparrarsi il cibo. La realtà è che Hamas usa gli aiuti alimentari come strumento per assoggettare la popolazione. Un video dell'ex premier Naftali Bennett (tradotto con intelligenza artificiale) pieno di dati e prove, ve lo dimostra.



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Informazione Corretta Rassegna Stampa
31.10.2005 La legittima difesa di Israele condannata come il terrorismo
su Brescia Oggi e Il Giornale di Vicenza

Testata:Informazione Corretta
Autore: la redazione
Titolo: «La legittima difesa di Israele condannata come il terrorismo»
Venerdì 28 Ottobre 2005 il quotidiano BRESCIA OGGI on-line pubblica l'articolo di Curly Amerin "Israele torna alle armi Rappresaglia e morti", ripreso anche da IL GIORNALE DI VICENZA on-line.

Ecco il testo:

Gerusalemme. Per la risposta si usa da anni sempre lo stesso linguaggio. Ieri sera in un raid aereo israeliano vicino a Jabaliya, nella striscia di Gaza, sono state uccise sette persone e altre 15 sono state ferite. Tra gli uccisi due membri della Jihad Islamica, identificati dalle fonti locali come Shadi Mhanna e Mohammed Kandil. Un portavoce militare israeliano ha confermato: all’origine del blitz l’attribuzione agli uccisi della diretta responsabilità di attacchi contro le truppe israeliane a Gaza e del lancio di razzi Qassam contro il territorio israeliano. La rottura della tregua da parte dei kamikaze palestinesi tornati a seminare terrore e morte con la strage al mercato di Hadera di due giorni fa, in cui sono rimasti uccisi cinque cittadini israeliani (nella foto: uno dei funerali), ha provocato l’immediata reazione violenta dello Stato ebraico.
In Medio Oriente dunque la normalità è ancora vivere nel sangue e gli ultimi attentati hanno aperto una breccia nelle certezze sull’efficacia della barriera di sicurezza. Per questo è scattato ieri un attacco aereo contro la Striscia, cui è seguita una rapida incursione a Jenin, nel Nord della Cisgiordania, con una quarantina di mezzi blindati e corazzati e due elicotteri d’assalto «Apache» e conseguente battaglia per le strade. L’offensiva aerea aveva come obiettivo quella di impedire ai militanti radicali palestinesi di lanciare razzi contro il territorio israeliano mentre l’incursione via terra oltre a sgomberare quattro avamposti illegali nei dintorni dlele colonie (ce ne sarebbero almeno cento secondo gli Usa) era una specifica «missione d’arresto». C’era da catturare un alto dirigente della Jihad Islamica, Abed al-Khalim Ezzedine, quarant’anni, considerato uno dei comandanti del gruppo radicale palestinese tra i più attivi in Cisgiordania.
L’intelligence israeliana è convinta che l’attacco ad Hadera sia stato incoraggiato dalle minacce da Hamas e dall’Iran del neopresidente Ahmadinejad che ha affermato con asprezza che Israele deve essere cancellata dalla mappa del mondo. «Nessun colloquio con l’Anp finchè non intraprenderà una azione seria per combattere il terrorismo - ha tuonato il premier Ariel Sharon - L’autorità non fa niente, così abbiamo deciso di condurre noi questa lotta con attività estese e ad oltranza finchè il terrorismo non sarà annientato». Il governo israeliano vede però nell’Iran il vero grande nemico e, insieme al vicepremier laburista Shimon Peres, ha chiesto ufficialmente l’«espulsione di Teheran dall’Onu» perchè è inconcepibile che «ci sia a capo dello Stato un uomo che lancia appelli al genocidio».
Secondo Gerusalemme l’Iran è a un passo dalla bomba atomica e bisogna fare in fretta per avviare una forte campagna diplomatica proprio in reazione alle dichiarazioni di Ahmadinejad. Anche la Ue si mobilita, il ministro degli Esteri Gianfranco Fini, in una lunga conversazione telefonica con il segretario di Stato americano Condoleeza Rice, si è detto sconvolto eed indignato dalle parole dell’Iran che negano alla radice una pace duratura in Medio Oriente. Gli Usa osservano preoccupati la situazione che rischia di sfuggire di mano ma al momento sdi limita ad invitare l’Anp a fermare gli estremisti responsabili degli attacchi kamikaze. Le parole usate da Condoleeza Rice al presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen sarebbero però andate oltre una «diplomatica esortazione».
Ma la vera preoccupazione viene dall’Egitto. Il presidente Mubarak prevede il rischio di una guerra civile nei territori palestinesi se il presidente palestinese procederà al disarmo forzato dei gruppi armati. «Occorre prima ristabilire la calma e creare un’atmosfera di pace - ha detto - affinchè la gente abbia ragione di rifiutare il terrorismo».
Un testo, come si vede che equipare moralmente l'aggressione terroristica contro Israele all'autodifesa di quest'ultima.

Invitiamo i lettori di Informazione Corretta a scrivere alle redazioni di Brescia Oggi e Il Giornale di Vicenza per esprimere la propria opinione. Riportiamo di seguito gli indirizzi delle pagine web che contengono i moduli per scrivere ai due quotidiani.





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http://www.ilgiornaledivicenza.it/contact.htm

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